La carriera televisiva di Lorena Bianchetti inizia negli anni ’90 su Rai 1, con il programma Piacere Raiuno. L’esordio come presentatrice è invece del 1994 in Italia in bicicletta, che manterrà per 240 puntate fino al 1997. Nello stesso anno diventa valletta di Corrado nella nuova edizione de La Corrida. Sempre nella seconda metà degli anni ’90 è impegnata nella conduzione di Speciale Rai International per gli italiani all’estero, con interviste settimanali dei principali personaggi del mondo della letteratura, del cinema e della televisione.
Il nuovo millennio si aprirà invece con frequenti partecipazioni su Uno Mattina Sabato e Domenica, di cui sarà inviata. Nel 2002 conduce Telethon, mentre nel 2005/2006 conduce su Rai 2 Al posto tuo. Nel 2006, per due stagioni, affianca Pippo Baudo e Massimo Giletti in Domenica In, uno dei principali programmi del palinsesto dell’ammiraglia Rai. Successivamente, nel 2009 – 2010, conduce insieme a Milo Infante, su Rai 2, L’Italia sul 2. Su Rai 1 conduce invece per tre edizioni Lo Zecchino d’Oro – Speciale Natale. Nel 2010/2011 conduce su Rai 2 Dillo a Lorena, dentro Pomeriggio sul 2. Nel 2011, il 30 aprile, conduce su Rai 2 con Massimiliano Ossini, una serata dedicata alla beatificazione di Giovanni Paolo II.
Nel 2011/2012 torna a condurre L’Italia sul 2 con Milo Infante e, successivamente, un nuovo talk show pomeridiano sulla stessa rete, Parliamone in famiglia, chiuso dopo poco più di un mese a causa dei bassi ascolti.
La vera notorietà del volto di Lorena Bianchetti è comunque derivante dalla conduzione di A sua immagine, un programma realizzato in collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana. Oltre a ciò, Lorena Bianchetti ha una lunga partecipazione nel campo della programmazione religiosa. Si pensi alla conduzione della rubrica Giubileo 2000 su Rai 1, alla presentazione del Giubileo dei bambini, del Giubileo dei Cursillos, della XV Giornata mondiale della Gioventù da San Giovanni – Tor Vergata e di altri eventi giubilari in presenza di papa Giovanni Paolo II, dello speciale sul Giubileo delle Università, del Giubileo dei governanti e dei parlamentari.
Non tutti sanno che Lorena Bianchetti può annoverare anche alcuni impegni cinematografici e nelle fiction. Tra i più celebri, la sua partecipazione, giovanissima, nella fiction Una lepre con la faccia da bambina (su Rai 1, nel 1988), per la regia Gianni Serra, e nella più recente fiction Carabinieri (su Canale 5, nel 2004). Lorena Bianchetti ha inoltre partecipato al film La mia vita a stelle e strisce (di Massimo Ceccherini), ed è stata protagonista nel film di David Murray, Prego. Sempre in ottica cinematografica, ha poi recentemente presentato le ultime edizioni del “Taormina Film Fest”, ed il “Biglietto d’Oro”. È inoltre stata nella giuria della Mostra del Cinema di Venezia per la sezione Premio Pari Opportunità, riconoscimento che è stato indetto dal Dipartimento per le pari opportunità nell’edizione del 2010 e del 2011.
Lorena Bianchetti è un volto molto noto della Rai, tradizionalmente legato alle trasmissioni cattoliche, ma non solo. Di seguito potete trovare un elenco sintetico di tutte le principali apparizioni di Lorena:
Durante il periodo di lockdown tutti attendevano di pregare con Papa Francesco Sua Santità che ci ha sorpreso tutti con la telefonata in diretta nel programma A Sua Immagine di Lorena Bianchetti che ha lasciato anche la conduttrice con la stessa emozione che ha avvolto tutti. Il Santo Padre sente tutto il dolore del mondo sulle sue spalle, nel suo cuore, ci ha abbracciato tutti in quel “Vi voglio bene”detto a fine chiamata. Nello speciale di A Sua Immagine Papa Francesco ha usato le parole più semplici, nel suo messaggio è stato vicino a tutti, ha parlato di medici, infermieri, e di chi ha dato la vita per amore curando gli ammalati come dei soldati morti al fronte. Il Pontefice ha invitato a guardare al cielo per sentire forte la speranza.
Queste sono le parole dette dal Papa durante la chiamata “… morti al fronte come soldati che hanno dato la vita per amore curando gli ammalati. Sono vicino al popolo di Dio, a chi è sofferente e soprattutto alle vittime di questa pandemia”. Ha parlato di dolore nel mondo ma “guardando verso l’alto, guardando la speranza”.
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