Ex terzino, noto soprattutto per i suoi trascorsi a Cagliari, dove ha giocato complessivamente oltre 110 partite, Fabio Macellari è nato a Sesto San Giovanni e proprio nella Pro Sesto ha avviato la propria carriera giovanile, prima di finire alla Fiorentina e di tornare in prima squara nella Pro Sesto.
Da quel momento inizierà una lunga carriera che lo porterà in diverse formazioni di Serie A, prima di sperimentare – a fine carriera – una breve esperienza come allenatore. Dopo il ritiro dalla carriera calcistica è tornato a Bobbio, in provincia di Piacenza, nella Val Trebbia, dove la sua famiglia ha origine.
Purtroppo, la carriera di Fabio Macellari ha anche dei risvolti meno positivi. Come ha ricordato durante una recente intervista, infatti, il trasferimento dall’Inter al Bologna ha coinciso con un momento piuttosto complicato. Oltre ad essersi gravemente infortunato con la rottura del crociato, infatti, inizierà a fare uso di droga.
La fase discendente della sua carriera è dunque scritta, nonostante il tentato ritorno al Cagliari. Terminata definitivamente l’esperienza agonistica, per mantenere se stesso e la propria famiglia lavora come panettiere presso un forno gestito da amici e fa il taglialegna nel bosco. Per il momento, di grandi seconde opportunità nel mondo del calcio non se ne vedono, anche se Fabio non ha mai abbandonato del tutto la sfera, prestandosi come commentatore sportivo per riviste, giornali, siti e blog.
Tralasciando la parte più oscura della propria vita, non possiamo non sottolineare come Fabio Macellari abbia avuto una carriera di tutto rispetto nel mondo del calcio. In particolare, dopo gli esordi nella propria squadra d’origine, la Pro Sesto, con cui ha disputato due stagioni dal 1992 al 1994, arrivano le grandi occasioni con i club delle serie maggiori.
Dal 1994 al 1997 giocherà con il Lecce, dove annovererà 94 presenze e 4 gol. Quindi, il trasferimento al club dove giocherà di più, il Cagliari, con cui dal 1997 al 2000 otterrà 92 presenze e 4 gol. Arriva quindi la grande occasione con il passaggio all’Inter, dove però non troverà spazio, con sole 7 presenze. Quindi, un passaggio sfortunato a Bologna, dove – complice un grave infortunio – riesce a ritagliarsi spazio solo per 10 presenze.
Macellari cerca quindi il ritorno in terra sarda, con il Cagliari pronto ad accoglierlo per altre 29 partite. Da questo momento in poi inizia la sua parabola discendente, con passaggi rapidi a Pavia, Triestina, Lucchese, Sangiovannese, Villasimius, Vado, Loanesi, Finale, Bobbiese.
Il 19 gennaio 2014 viene ingaggiato dall’Amatrice, con il ruolo di giocatore e allenatore. Veste quindi la maglia del Tortolì, ancora in Sardegna, con cui chiude la carriera da calciatore.
Nel dicembre 2015 diventa allenatore del Seulo, sempre in Sardegna. Dopo un anno lascia però, per motivi personali, il suo incarico.
Fabio Macellari, come abbiamo già avuto modo di rammentare, ha avuto una vita piuttosto movimentata. Dalla nascita del figlio Matteo al divorzio con la moglie, la sua biografia è piuttosto ricca di momenti di svolta.
Come ricordato, con uno degli ultimi c’è un ritorno nella terra d’origine della famiglia, dove taglia la legna, lavora nel panificio degli amici, fa il miele, lo zafferano e cura l’orto.
Vive con il figlio Matteo, gestisce un vecchio casolare e sembra, finalmente, aver ritrovato la serenità.
Anche se sembra aver abbandonato la carriera professionistica nel mondo dello sport, in realtà Fabio Macellari non ha mai disdegnato la possibilità di poter rimanere in contatto con il calcio. Presta dunque la sua collaborazione sporadica come commentatore sportivo.
Di lui si è parlato, purtroppo, soprattutto per lo sventurato passato. Fabio ha ammesso di aver buttato via gran parte dei soldi con i vizi e con le dipendente, e solo recentemente è riuscito a trovare un po’ di serenità con il ritorno alla “terra”. Pare che oggi trovi buona soddisfazione alle prese con il trattore e il taglio della legna.
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