Proprio come il personaggio interpretato nella fiction TV, andata in onda sulla RAI, “Braccialetti Rossi”, anche l’attore Carmine Buschini ha un passato non certo leggero, segnato fin dalla tenerà età. Tuttavia il ragazzo ha dimostrato molta tenacia, resistenza e una forza che l’ha portato a realizzare molti dei suoi sogni, diventando uno degli attori più apprezzati nel panorama delle serie tv in Italia.
Come già accennato, Carmine diventa davvero conosciuto e popolare grazie all’interpretazione di Leo, protagonisti della serie “Braccialetti Rossi” che ha commosso gran parte del pubblico TV in Italia di qualche anno fa.
Grazie a questa partecipazione per Carmine si è aperto anche il mondo del cinema e tra le parti conquistate c’è una partecipazioni in “Liberi” film con Alessandro Preziosi.
Carmine è nato in Emilia Romagna per la precisione a Longiano, in provincia di Forlì – Cesena. Da subito il ragazzo è appassionato al mondo della recitazione e vorrebbe diventare un attore affermato, anche se, tuttavia, non riesce a frequentare nessuna scuola o corso per apprendere l’arte.
Tuttavia la tenacia del ragazzo è molta e Carmine continua a provare la strada della recitazione partecipando a diversi provini e casting: sporadicamente viene scelto per partecipare a spot pubblicitari, il più famoso del quale è quello della Coca Cola.
Nonostante la poca esperienza, però, Carmine viene scelto per la parte di Leo in “Braccialetti Rossi” e a quanto pare il suo è un talento naturale: dimostra subito una gran attitudine alla vita sul set e molti sono i collaboratori che confermano la sua professionalità.
Da qui in avanti si spalancano le porte del mondo della TV e del cinema per Carmine che viene chiamato a interpretare diversi ruoli in fiction, serie e film.
Parlando della vita privata di Carmine non si può fare un cenno all’infanzia difficile del ragazzo. La madre naturale è costretta a lasciare Carmine piccolissimo all’affidamento in una casa famiglia, a causa di diversi problemi. Viene lasciato qui insieme alla sorella e poco dopo viene dato in affidamento, perdendo le trace della vera madre.
Tuttavia grazie alla notorietà conquistata da Carmine, la madre biologica riconosce subito il figlio e lo raggiunge, ma il ragazzo sarebbe stato categorico nel dire alla madre di sparire e non tornare mai più.
Angelina, cosi si chiama la madre di Carmine Buschini, ha però rilasciato alcune interviste dove esterna tutto il proprio dolore e rimpianto per la scelta fatta e che vorrebbe ricostruire un rapporto con il figlio.
Riguardo la vita sentimentale, invece, non si hanno grosse informazioni sugli amori del ragazzo: Carmine è molto riservato e su questo aspetto, di lui, si sa per lo più che è alla ricerca di una persona semplice, spontanea e timida.
A tutti i fan di Carmine, ecco qualche curiosità che potrebbero interessare, anche i molti fan che seguono il giovane attore sui social:
Carmine Buschini viene ancora ricordato con il nome di “Leo”, il ragazzo malato di cancro che interpretava nelle serie Braccialetti Rossi. L’attore, 23enne di origini emiliane è stato intervistato. Il ragazzo ha ricordato i mesi sul set con grande emozione: «Mi hanno cambiato la vita», ha dichiarato al telefono con un sospiro. Ancora non si sa nulla di un possibile ritorno per la quarta stagione «ma la porta non è mai stata completamente chiusa», ha aggiunto. «Non credo si stia scrivendo nulla, ma semmai ci fosse un ritorno, in tv o con un film, io ci starei subito». Schietto e gentile, nutre una riconoscenza quasi reverenziale per i temi trattati, in parte perché hanno cambiato in meglio la vita di molti bambini che si sono identificati nei ricoveri, nelle operazioni e a volte nello sconforto raccontato episodio dopo episodio. Neppure l’infanzia di Carmine è stata “facile”.
Il ragazzo ha infatti confessato: “Ho vissuto un’infanzia turbolenta, ma la recitazione mi ha sbloccato anche se non ne parlavo con nessuno, vista la mia situazione familiare non pensavo fosse una possibilità: da bambino mi ha permesso di crearmi una bolla in cui immaginavo di vivere una diversa realtà. Sono sempre stato timido, quindi scrivevo le mie emozioni – ho iniziato con un romanzo che ancora continuo ad elaborare – e componevo canzoni con la chitarra. A casa leggevo i racconti per bambini che inventavo».
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