La classe non è acqua, e soprattutto non ha età. Sophia Loren è tornata sulle scene per partecipare al film diretto dal figlio Edoardo Ponti in uscita su Netflix. Eppure anche per la Loren, che oggi vediamo sempre regale e bellissima, pur segnata dall’età, all’epoca l’aspetto fisico rappresentò un problema: incredibile ma vero, ad Hollywood la nostra Sofia, prima donna a vincere l’Oscar per un film straniero nel 1961, non andava bene così com’era.
Sofia Loren ha confidato all’Hollywood Reporter: “Mi dicevano che il mio naso era troppo lungo e che la mia bocca era troppo grande (…) I commenti non mi ferivano assolutamente perché quando credo in qualcosa è come una guerra. Una battaglia”. Dalle parole di Sofia Loren sembra che anche il marito, Carlo Ponti, cercasse di convincerla ad andare incontro ai gusti dei produttori hollywoodiani: “Mi disse che i cameramen si erano lamentati del mio naso per cui minacciai di lasciare Hollywood. Dissi loro: “Sentite, non voglio toccare nulla del mio viso perchè mi piace. Se devo cambiare il mio naso, allora me ne torno a Pozzuoli. All’epoca rifacevano il naso alla francese, con una piccola punta. Mi ci vedete con un naso del genere?”
Sofia ha lottato e l’ha spuntata, scegliendo poi la chirurgia estetica che ha voluto e quando l’ha voluta: un vero esempio di donna e di professionista, che non si è fatta piegare dall’industria cinematografica più importante del mondo e non per questo è stata meno amata. La sua battaglia contro l’imposizione della chirurgia estetica riecheggia in quelle moderne, portate avanti da personaggi dello star system come Lady Gaga o Cristhina Aguilera: contro la perfezione a tutti i costi, l’omologazione, la cancellazione dei difetti e contro, in definitiva, all’unicità di ognuno di noi.