Renato Pozzetto è tornato al cinema ma stavolta in un ruolo drammatico, collaborando col regista Pupi Avati per la pellicola dal nome “Lei mi parla ancora”. Quando il regista l’ha contattato Renato quasi non ci credeva, visto il lungo periodo di pausa dalle pellicole cinematografiche, periodo che non ha intaccato la sua bravura davanti alla macchina da presa.
L’attore racconta di essere stato telefonato, un giorno, da Avati che gli ha confessato di volerlo protagonista di un film che ama tanto. Dopo aver letto il copione Pozzetto ha accettato subito, e la mattina dopo, Pupi arriva precipitosamente da Roma a Milano. Davanti ad un piatto di spaghetti i due hanno discusso del film, e Renato era già sicuro di fare bene la parte. Il copione gli aveva smosso qualcosa, sentiva di potersela giocare in modo onesto, e dopo un paio di settimane stavano già girando.
La naturalezza dell’interpretazione di Pozzetto deriva forse dal fatto che anch’egli è vedovo: si è sposato dal 1967 con Brunella Gubler, di cui rimane vedovo il 21 dicembre 2009, da lei ha avuto i figli Giacomo e Francesca. Interrogato sul se anche lui parla ancora con la moglie defunta, ha risposto: “Non le parlo e, soprattutto, non la sogno. Non sognarla mi addolora molto. Era mia moglie, vorrei rivederla. Era simpatica, spiritosa. È stata paziente col mio lavoro quando stavo lontano a girare”