Lo sceicco Al Habtoor è uno degli uomini più ricchi al mondo: scopriamo chi è e per quale motivo si pensa possa essere Mauro Romano.
Dopo che l’ultima pista sul caso di scomparsa di Denise Pipitone si è concluso con un altro nulla di fatto, a tenere banco nelle scorse ore è stato il caso di un altro bambino scomparso: Mauro Romano. Il piccolo è sparito da Racale (Lecce) nell’ormai lontano 1977 ed oggi avrebbe 52 anni. Per anni le piste che avrebbero potuto condurre al suo ritrovamento si sono rivelate inconcludenti, ma adesso pare si sia giunti ad una svolta.
I suoi genitori non si sono mai arresi e superando depistaggi e menzogne sono riusciti ad individuare in un amico di famiglia il colpevole del rapimento. L’uomo, un ex barbiere di 79 anni, era molto intimo e il piccolo lo chiamava zio. Secondo la ricostruzione lo avrebbe portato a casa con l’inganno, per farlo giocare con il figlio, e poi l’avrebbe consegnato a due uomini la cui identità rimane sconosciuta. Per lui il giudice dovrà decidere il rinvio a giudizio.
Chi è lo sceicco Al Habtoor: perché si è convinti possa essere Mauro Romano
La madre di Mauro, Bianca Colaianni, è anche convinta di averlo ritrovato. La donna si dice sicura che il figlio sia lo sceicco Al Habtoor, figlio di uno degli uomini più ricchi degli Emirati Arabi e del mondo. L’età coincide, ma dalle sole foto è difficile appurare la l’identità dell’uomo, motivo per cui Bianca ed il marito sono pronti a volare a Dubai per un test del dna. Lo sceicco finora si è rifiutato di sottoporsi al test e i genitori di Mauro chiedono un aiuto diplomatico per verificare le loro sensazioni.
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Proprio Bianca ha spiegato al corriere cosa le fa credere che lo sceicco sia in realtà il figlio scomparso: “Ho visto le foto dello sceicco e ho riconosciuto due cicatrici: una sul sopracciglio e una sulla mano destra, che si procurò con un ferro da stiro. Sono particolari che non possono essere soltanto delle coincidenze. Siamo pronti a partire per Dubai, ma non possiamo andarci da soli. Siamo arrivati fin dove ci è stato consentito”.