Gorizia: furbetto del cashback in azione nella stazione di servizio, generate 84 transazioni bancomat per un valore complessivo di 9 euro
Il cashback è un’opportunità che è stata data agli italiani per poter partecipare ad un concorso con premi in danaro. Il tutto per poter incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici e superare l’evasione fiscale facilitata, spesso, dal pagamento in contanti. Tuttavia, pur di accaparrarsi qualche premio ghiotto, nel caso il super cashback da 1500 euro, esiste la categoria dei cosiddetti “furbetti” che raggirano le regole per aggiudicarsi il premio. Un caso incredibile è stato reso pubblico dal giornale friulano “Il Piccolo”. I maggiori casi di raggiri si verificano quando i pagamenti vengono frazionati in tante micro transazioni. Caso emblematico accade al distributori di carburanti.
Il furbetto del cashback di Gorizia
Il caso che ha fatto scalpore nelle ultime ore è quello accaduto a Gorizia, nel Friuli. Alla stazione di servizio, sono state generate 84 transazioni con carta per un valore complessivo di 9 euro. L’azione è sembrata così incredibile che ha spinto a presentare un esposto alla Guardia di Finanza locale. Tuttavia, con tutta probabilità l’esposto sarà archiviato senza alcuna conseguenza per il responsabile, anche se identificato: di fatto, la condotta non costituisce alcuna violazione. E’ un raggiro di una norma ma non c’è illecito perchè non è previsto nella fattispecie. Intanto il cashback è stato oggetto di dibattito politico al Senato. Fdi ha chiesto l’immediata sospensione ma la proposta non è passata. Dal Partito Democratico linea contrapposto come dichiarato da Misiani che reputa opportuno proseguire visto che il cashback sta facendo emergere economia sommersa.
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Di parere contrario Fdi che ne ha chiesto l’immediata sospensione. Secondo il partito di opposizione i 5 miliardi investiti per incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici andrebbero spostati sui ristori alle attività in difficoltà.
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