Lo scorso gennaio i Carabinieri di Napoli hanno arrestato in flagranza di reato Salvatore Abruzzese, che da 13enne aveva recitato nel film di Matteo Garrone. Ecco il retroscena.
Spaccio di sostanze stupefacenti: questa la grave accusa con cui i Carabinieri di Napoli a metà dello scorso gennaio hanno arrestato in flagranza di reato Salvatore Abruzzese. Non si tratta di un delinquente qualsiasi, ma di un giovane di 26 anni che appena tredicenne aveva recitato in Gomorra, celebre film di Matteo Garrone uscito del 2008 e ormai diventato un classico di profonda valenza (anche) sociale. Anche per questo la notizia è subito finita su tutti i giornali e ha suscitato un vivo dibattito sui social.
Salvatore Abruzzese nel tunnel della droga
Salvatore Abruzzese, 26 anni, incensurato, soprannominato Totò (lo stesso nome del ragazzino da lui interpretato in un episodio del film Gomorra) è stato fermato dai militari subito dopo avere ceduto due dosi di sostanza stupefacente a altrettanti clienti, nella zona delle cosiddette Case dei Puffi, all’interno della quale ci sono diverse piazze di spaccio.
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Durante la perquisizione i Carabinieri hanno trovato Salvatore Abruzzese in possesso di kobret, eroina e cocaina. I suoi due clienti sono stati quindi segnalati alla Prefettura come assuntori di sostanze stupefacenti.
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Quello di Salvatore Abruzzese non è un caso isolato: prima di lui almeno quattro, tra gli attori non professionisti scelti da Matteo Garrone per interpretare i ruoli dei malavitosi nella pellicola tratta dal romanzo di Roberto Saviano, hanno avuto guai con la giustizia. Il giovane, classe ’95, era stato scoperto per caso sulle pedane del teatro San Ferdinando ai provini di Gomorra. Da lì, grazie al successo del film, cominciò la sua carriera da attore con piccole parti in altre pellicole.