Zona arancione, cambiamenti in arrivo: la nuova mappa dell’Italia

Ci sono nuove variazioni per quanto riguarda il nostro Paese nella classificazione di rischio pandemia, tra zona arancione, gialla e rossa.

Zona arancione ricoveri in ospedale
Zona arancione ricoveri in ospedale FOTO Getty Images

Zona arancione, dopo il consueto report settimanale fornito dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, si attendono importanti novità in arrivo. L’indice di contagio Rt risulta essere ancora in calo anche stavolta, dopo che da fine marzo ha lasciato la soglia critica superiore a 1 per attestarsi sullo 0,92. Ora invece è allo 0.85.

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Sempre il Ministero della Salute aveva dichiarato che alcune regioni potranno passare in regime di zona arancione. Che è la attuale colorazione predominante in Italia. In rosso restano soltanto Campania, Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta.

Il solo cambiamento in questo senso dovrebbe interessare proprio la prima. La regione governata da Vincenzo De Luca sembra nutrire possibilità molto alte di finire nella catalogazione intermedia relativa al rischio pandemia.

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Al contrario altre regioni potrebbero finire in rosso. La cosa sembra purtroppo già certa per la Sicilia, che per le prossime due settimane tornerà a conoscere le restrizioni più alte. Al contrario, in diverse altre puntano a finire in zona gialla. Si tratta delle seguenti:

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Lazio
  • Molise
  • Provincia autonoma dell’Alto Adige
  • Veneto

Zona arancione, i risultati del monitoraggio dell’ultima settimana

Contestualmente al calo dell’indice di contagio Rt, si riscontra una discesa anche per quanto riguarda il tasso di occupazione a livello nazionale dei ricoveri. Ora siamo al 39% per il ricorso alla terapia intensiva, anche se la soglia critica del 30% è ancora lontana. Ed al 41% in area medica, con una soglia critica fissata in questo caso al 40%.

In totale le regioni alle prese con un sovraccarico delle rispettive strutture sanitarie è di 14, contro le 15 di una settimana fa. Un numero ancora molto elevato. Sono note le chiusure e le restrizioni per quanto riguarda le aree sia arancione  che rosse.

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Ristoranti e bar restano a disposizione solo per asporto (bar fino alle 18:00) e per consegne a domicilio (per entrambi fino alle 22:00). Niente visite a parenti ed amici, in rosso, né agli spostamenti, tranne che per i casi di necessità per lavoro, studio o salute.

Sono aperti solo i servizi essenziali. Negozi in centri commerciali chiusi il sabato e la domenica e nei festivi. Si può fare sport all’aria aperta sul territorio del proprio comune di residenza e da soli. Il ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre consentito. E permane il coprifuoco dalle 22:00 alle 05:00 del giorno dopo.

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