Un paziente di 21 anni è morto dopo aver chiamato i soccorsi dal proprio letto d’ospedale quando il personale gli ha rifiutato l’ossigeno
Un uomo ha chiamato i soccorsi mentre era in ospedale perché il personale ha rifiutato di somministrargli l’ossigeno quando ne faceva richiesta. Evan Nathan Smith, 21 anni, è morto nell’aprile 2019 al North Middlesex Hospital di Edmonton, nel nord di Londra, dopo aver sofferto di sepsi in seguito a una procedura per rimuovere uno stent della cistifellea. L’uomo lavorava come analista delle statistiche calcistiche di Walthamstow e soffriva di anemia falciforme. Smith probabilmente sarebbe sopravvissuto se gli fosse stata offerta una trasfusione di sangue prima, ma il team di ematologia non è stato informato del suo ricovero. L’ossigeno, abitualmente, viene usato per trattare la bassa saturazione nel sangue, ma in questo caso non è stato fatto. Perché?
Mancata somministrazione dell’ossigeno: negligenza o qualcosa di più?
Nonostante l’ospedale si trovi in un’area con una grande comunità afro-caraibica, il personale del North Middlesex Hospital ha detto al signor Smith che non aveva bisogno di ossigeno, quando l’uomo lo aveva richiesto nelle prime ore del suo ricovero. L’uomo ha detto alla sua famiglia di aver chiamato un’ambulanza perché pensava che fosse l’unico modo per ottenere l’aiuto di cui aveva bisogno. Era tenuto in un letto “inquilino” (un letto aggiunto a un reparto per capacità extra) e non aveva accesso all’ossigeno o al campanello per chiedere assistenza.
Quando un ematologo ha visitato il signor Smith, più tardi, gli ha prescritto l’ossigeno ma aveva già raggiunto le prime fasi della crisi di anemia falciforme. Il paziente ha poi subito una serie di arresti cardiaci la notte in cui l’hanno ricoverato, per poi morire il giorno successivo. Un patologo ha poi scoperto che l’uomo è morto per una disfunzione di più organi e un infarto cerebrale. Secondo quanto affermato dal medico curante del signor Smith, se la trasfusione e l’ossigeno fossero arrivati nei tempi giusti probabilmente sarebbe ancora vivo.