Massimo Galli, la disapprovazione per il sistema di riapertura dell’Italia: il rischio è stato calcolato male, ecco cosa ha detto il medico in tv.
Dopo il “lockdown pasquale” l’Italia sembra aver deciso di ripartire con la vita quasi normale. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato ieri pomeriggio durante una conferenza stampa che dal 26 Aprile torneranno a esserci zone gialle, indicando anche le possibili aperture di piscine e stabilimenti balneari (15 maggio), palestre (1 giugno) e università. Massimo Galli, direttore del reparto di Infettivologia all’Ospedale Sacco di Milano, ospite a “Otto e mezzo” ha espresso chiaramente la sua disapprovazione in merito alle scelte del governo.
Massimo Galli, la disapprovazione per il sistema di riapertura italiano: il commento a Otto e mezzo
Mentre la maggior parte dei cittadini è contenta di poter tornare a vivere all’aperto, dai vertici sanitari iniziano a farsi sentire voci di disapprovazione. Tra questi anche Massimo Galli, direttore del reparto di Infettivologia all’Ospedale Sacco di Milano, che ospite a “Otto e mezzo” su La7 ha espresso la sua disapprovazione a Lilli Gruber e al pubblico.
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“Rischio calcolato? Calcolato male. Abbiamo ancora 500 mila casi attivi che significa averne il doppio, perché non possono che essere più di così visto che ce ne sono sfuggiti molti. Abbiamo somministrato appena 23 dosi e mezzo di vaccino ogni 100 abitanti, e ci sono ancora molti anziani non vaccinati” ha detto Massimo Galli. “Il sistema dei colori non ha funzionato, basta vedere la Sardegna” ha aggiunto con disapprovazione. Nel frattempo, i l casi di positività contati nelle ultime 24 ore sono stati circa 15.943 su 327.704 tamponi effettuati. Questo dato indica chiaramente che sì, il tasso di positività è sotto al 5% (tocca il 4,86%) ed evidentemente il virus sta piano piano arretrando, ma per l’Italia non è ancora il momento di cantare vittoria.