Sapete dove si trova il cimitero monumentale più grande d’Europa? A Genova! Lì stanno girando I sopravvissuti, nuova fiction Rai
Proprio in questi giorni Genova, capoluogo della Liguria, è divenuto il set della nuovissima fiction made by mamma Rai, I sopravvissuti. La serie con protagonista il grandissimo attore avezzanese Lino Guanciale parlerà di Arianna: non una donna ma una barca a vela su cui 12 persone partono all’avventura. Il gruppo vuole tentare di attraversare l’Oceano, ma naufragano e scompaiono. Un anno dopo il relitto viene rinvenuto con a bordo sette naufraghi. Ogni episodio della serie si premunirà di raccontare perché c’è stato il naufragio, cosa è successo e che fine hanno fatto le cinque persone scomparse. Ma, in tutto questo, cosa c’entra Genova? E, non da ultimo, davvero in città c’è il cimitero monumentale più grande d’Europa?
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I sopravvissuti – le riprese a Genova
Per due giorni il cimitero monumentale di Staglieno, situato a Genova, è stato teatro di riprese per la fiction I sopravvissuti. La location scelta di per sé è assai peculiare e caratteristica grazie a tutte le statue che, di fatto, lo rendono uno dei più importanti musei a cielo aperto d’Italia. Oltre allo staff della fiction, sono intervenuti nei lavori anche i necrofori di A.Se.F. Srl: ciò ha aiutato a dare maggiore realismo alle scene. Ma sapevate che questo è il cimitero monumentale più grande d’Europa?
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Progettato a partire dal 1835, dopo l’editto napoleonico di Saint-Cloud di inizio secolo che vietava la tumulazione nei terreni delle chiese e nei centri abitati, il lavoro venne affidato all’architetto Carlo Barabino, cui si devono molte strutture di stampo neoclassico del capoluogo ligure. Tuttavia l’architetto morì prima ancora di iniziare i lavori e il cimitero venne finito dal suo allievo Battista Resasco. Aperto dal 1851, il cimitero subì nel corso degli anni diversi ampliamenti che hanno portato all’aggiunta di un cimitero inglese (dove è sepolta Constance Lloyd, moglie di Oscar Wilde), uno ebraico e uno protestante. Le famiglie genovesi facevano a gara per commissionare statue che rappresentassero la grandezza della loro fede. Il cimitero è talmente spettacolare che lo scrittore statunitense Ernest Hemingway lo definì “una delle meraviglie del mondo“.