Loredana Bertè e la sorella Mia Martini si sono innamorate della musica grazie alla madre, scopriamo chi era Maria Salvina Dato
Loredana Bertè e la sorella Mia Martini devono il loro amore per la musica anche alla loro madre, Maria Salvina Dato. La donna, nata a Bagna Calabra nel 1925, lavorava come maestra alle scuole elementari. Sposata con Giuseppe Radames Bertè, da cui si separa nel 1965, i due ebbero ben quattro figlie: Leda (1946), Mimì (1947), Loredana (1950) e Olivia (1958). E fu proprio la madre a spingere sia Loredana che Mimì ad intraprendere la carriera musicale. La terza figlia di casa Bertè cominciò, infatti, ad entrare nel mondo dello spettacolo che aveva solamente 12 anni. Sebbene sia oramai noto che Loredana Bertè non avesse un rapporto semplice col padre, che Loredana aveva in passato detto perpetrasse violenze sulle figlie, il rapporto con la madre non sembra essere altrettanto idilliaco.
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Il rapporto tra Maria Salvina Dato e la figlia Loredana Bertè
Il rapporto tra Maria Salvina Dato e la figlia Loredana Bertè, da racconti di quest’ultima, sembra essersi incrinato almeno un po’ già da dopo la separazione dei genitori. Da quanto riporta Puglia24news, la figlia più “selvaggia” della Dato la incolpava di aver abbandonato un po’ le figlie a loro stesse per occuparsi dei suoi divertimenti. Sebbene non si abbia la certezza di queste parole, Loredana Bertè a novembre era andata ospite a Verissimo. Durante il programma di Canale 5 condotto da Silvia Toffanin ha raccontato un episodio riguardante la madre che le aveva venduto casa mentre lei aveva vissuto per un anno negli Stati Uniti.
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Ecco le parole di Loredana Berté, che racconta l’incontro con la madre al funerale della sorella: “La mamma, quando è arrivata – anche lei non la vedevo da 40 anni – mi ha detto: ‘Dov’è la bella…la polizza sulla vita? E dove sono i conti correnti?’ E io ho risposto: ‘Signora, la polizza sulla vita è su di me ed era a favore di Mimì, e i conti correnti…Mimì non c’aveva più una lira. Mi dispiace per lei‘”. Alla domanda sulle motivazioni della vendita della casa, la Bertè ha risposto: “Quella che avevamo comprato io e Mimì dopo 20 anni di lavoro…a chi s’intesta la casa? – adesso qui viene anche da ridere – Alla mamma s’intesta di solito. Meno male che di mamma ce n’è una sola perché ce l’ha venduta. […] Io sono tornata da New York, dopo un anno che non venivo a casa. Era in Via Flaminia e c’era questa villa pazzesca, enorme. […] Ho chiesto ‘Scusi, mi apre che non trovo le chiavi?’ […] ‘Apro a chi?’, ‘Scusi, io abito qua: lei chi è?’ ‘No, lei chi è? Qui è la terza figlia in un mese che arriva e dice che questa è casa sua. Questa – e mi ha fatto vedere l’atto di vendita da fuori – è l’ambasciata del Venezuela. Qui una signora 8 mesi fa ha venduto tutto e se n’è andata’. Fine“.