Roberto Burioni e Sergio Abrignani si sono espressi in merito ai vaccini e ai medici e sanitari no vax. Scopriamo insieme quali sono state le loro parole.
I celebri Roberto Burioni, professore di Microbiologia e Virologia, e Sergio Abrignani, immunologo e professore di Patologia, si sono espressi per Il Corriere della sera in merito ai no vax e ai vaccini. Leggiamo dunque insieme quali sono state le loro importanti dichiarazioni.
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“Nei confronti dei medici no vax sarei molto duro.” ha affermato Abrignani di fronte alle telecamere. “Non ci sono giustificazioni, andrebbero emarginati”. Nessuna scusa dunque per il professore di Patologia, che ha espresso senza mezzi termini la sua avversione nei confronti di coloro che rifiutano il vaccino anti-covid. “Tutti devono vaccinarsi.” ha aggiunto Burioni, rafforzando così la presa di posizione del collega. “La vaccinazione è un gesto di responsabilità sociale: non si protegge solo noi stessi ma anche gli altri”.
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“Una persona sana deve vaccinarsi lo stesso?” è stato chiesto al professor Burioni durante l’intervista per Il Corriere della sera. “Il virus non fa distinzione tra persone in forma e persone non in forma.” ha commentato il professore. Poi ha aggiunto: “Uno giovane e sano ha magari un nonno anziano e potrebbe, non vaccinandosi, trasmettergli la malattia”. Infine l’uomo ha condannato il comportamento rischioso di coloro che non hanno intenzione di effettuare la vaccinazione. “Il virus potrebbe continuare a diffondersi e quindi potrebbe mancare l’immunità di gregge“. E ancora: “Sarebbe un comportamento molto grave e speriamo che di fronte alla malattia questo comportamento non avvenga”. Infine ha concluso: “Secondo la mia esperienza, gli antivaccinisti sottovalutano malattie che non vedono. Questa volta la malattia c’è, non è un rischio teorico, ma molto concreto”.
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Burioni e Abrignani contro i no vax: le parole dei professori sul rischio di trombosi
Roberto Burioni e Sergio Abrignani hanno toccato un altro argomento scottante oltre a quello dei no vax, ovvero il rischio di trombosi per quel che riguarda i vaccini a base di adenovirus. Secondo le parole dei due professori, un simile effetto collaterale rappresenta un evento estremamente raro ed improbabile. “Il rapporto rischio-beneficio fra il vaccinarsi e il il rischio di trombosi è enormemente a vantaggio dei vaccini.” ha inoltre sottolineato Abrignani. “In Inghilterra hanno praticamente azzerato la mortalità da Covid, vaccinando la metà della popolazione con AstraZeneca”.