Anche ai serial killer piacciono le fragole, il gelato e le patatine fritte, soprattutto se si tratta del loro ultimo pasto sulla Terra.
Nessuno si augurerebbe mai di dover scegliere il proprio ultimo pasto, prima di morire, ma c’è qualcuno che questa scelta deve farla per forza. Sono i detenuti della death row, il braccio della morte nelle prigioni di parecchi Stati nel Nord America, in cui la pena di morte è ancora in vigore. Il condannato, il giorno dell’esecuzione, in molti stati ha la possibilità di scegliere cosa mangiare per il suo ultimo pasto sulla terra. Ma cosa hanno scelto alcuni tra i più famosi serial killer della storia? Il servizio fotografico di Henry Hargreaves ha fatto luce sulla potenza del cibo a livello emotivo, soprattutto se si tratta di persone che sanno che non arriveranno al giorno successivo.
I dieci ultimi pasti dei serial killer più famosi
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- Timothy McVeigh: più propriamente, McVeich è classificabile come mass murderer, in quanto è stato arrestato e condannato a morte in quanto responsabile dell’attentato terroristico a Oklahoma City, nel 1993, in cui sono morte 76 persone. Il giorno della sua esecuzione, l’11 giugno 2001, Timothy ha fatto una richiesta particolare per il suo ultimo pasto: un sacco di gelato cioccolato e menta.
- John Wayne Gacy: tra i serial killer più noti e prolifici della storia degli Stati Uniti, Gacy ha rivoluzionato l’immaginario criminale americano (e non) con la sua vita apparentemente perfetta, il suo impegno nella comunità e la sua singolare attività da clown per le feste dei bambini. Tutto questo mentre uccideva, torturava e sotterrava sotto casa sua le sue vittime: 33 in tutto. Come ultimo pasto, Gacy ha richiesto 12 gamberi fritti, patatine, fragole e pollo fritto del KFC.
- Victor Feguer: condannato per rapimento e omicidio, l’ultimo pasto di Feguer è stato ampiamente chiacchierato e criticato. Secondo Hargreaves, il fotografo che ha realizzato il progetto sugli ultimi pasti nel braccio della morte, è un qualcosa di fortemente simbolico. Infatti, l’uomo, condannato all’impiccagione nell’Iowa, ha chiesto soltanto un’oliva col nocciolo.
- Stephen Anderson: furto, aggressione e 7 omicidi, questo il curriculum di Anderson, condannato a morire a 49 anni tramite iniezione letale, ad oggi il metodo più usato in tutti gli stati che praticano la pena di morte. Anderson, come ultimo pasto, ha scelto due panini con formaggio, ricotta e mais, gelato e torta di pesche.
- Ronnie Lee Gardern: un caso che ha fatto discutere per diverse ragioni. Gardern è stato condannato alla pena di morte per due omicidi, avvenuti nel 1985. Dopo vent’anni nel braccio della morte, Gardern è stato giustiziato nel 2013 ma per la sua esecuzione, non ha scelto l’iniezione letale, il metodo meno brutale che sceglie la maggior parte dei detenuti, bensì il plotone d’esecuzione. Come ultimo pasto, Ronnie ha richiesto bistecca e torta di mele con gelato alla vaniglia, il tutto consumato guardando la Triogia del “Signore Degli Anelli”.
- Christopher Eugene Brooks: giustiziato per l’omicidio di una donna nel 1992, Brooks aveva provato ad appellarsi alla Corte Suprema per evitare la pena di morte, ma non ci è riuscito. Il suo ultimo pasto sono state due tazze di burro d’arachidi e una lattina di Dr.Pepper, una nota bevanda americana simile alla coca cola.
- Earl Forrest: ha ucciso tre persone, ferendone altre due e per questo è stato condannato a morte nel 2016. L’ultima cosa che ha voluto mangiare è stata una pasta con bistecca, pomodori, frutta, torta e latte.
- Oscar Bolin Jr: condannato dallo stato della Florido per l’omicidio di tre donne negli anni ’80. Nonostante non abbia voluto rilasciare alcuna dichiarazione prima dell’iniezione letale, ha richiesto un ultimo pasto davvero da re: bistecca, patate al forno con burro e panna, insalata con pomodori freschi e cetriolo, pane all’aglio, Coca Cola e torta al limone.
- Aileen Wuornos: una delle poche donne ad essere condannate a morte negli Stati Uniti, Aileen ha ucciso 7 uomini nel corso di diversi anni. Personalità controversa e tormentata, Aileen non ha voluto niente come ultimo pasto: ha chiesto solo un caffè.
- Ted Bundy: forse il serial killer più famoso della storia, il suo caso ha influenzato in modo radicale le modalità di indagine della polizia americana e non solo, ha gettato luce su quella che è la personalità del criminale e ha di fatto smentito Lombroso su tutti i fronti. Come ultimo pasto, a Bundy non è stato permesso scegliere perché lo Stato della Florida nel 1989 non permetteva più una scelta.