Federico Tedeschi, per la famiglia fu omicidio: “Assurda la tesi infarto”

Secondo i parenti stretti di Federico Tedeschi, tutti gli indizi portano a pensare ad una circostanza delittuosa. “Altro che attacco di cuore”.

Federico Tedeschi omicidio
Federico Tedeschi per la famiglia fu omicidio Foto dal web

Federico Tedeschi, si torna a parlare del caso dopo diverso tempo. La vicenda riguarda il giovane trovato morto in casa a 19 anni, a fine 2017, il 26 novembre. Lo studente universitario risultava già privo di vita quando la sorella fece la scoperta. Quando morì, il ragazzo si trovava da solo in casa ed i suoi parenti trovarono la porta di casa aperta.

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Quel caso aveva subito una archiviazione con la spiegazione che si era trattato di un infarto. Eppure il volto di Federico Tedeschi era pieno di lividi e di ferite, gonfio per evidenti botte ricevute, come sostiene la sua famiglia sin dal primo minuto.

Emergerebbe una frequentazione di chat erotiche omosessuali e dalle pratiche violente che il giovane avrebbe frequentato, come riporta ‘Il Corriere della Sera’. Dal giorno del delitto, perché ci sono i presupposti per pensare ad una circostanza violenta, tutto è risultato immutato, anche dopo i rilievi degli investigatori.

Spiccano in particolare delle tracce di sangue su un armadio. Poi un cuscino che potrebbe essere stato usato per soffocare Federico, delle impronte che risultano non esaminate e degli occhiali da sole che non appartenevano alla vittima. Potrebbero essere di chi ha compiuto questo omicidio.

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Federico Tedeschi, la famiglia è sicura: “Niente infarto, lo hanno ucciso”

Il povero Federico Tedeschi versava senza vita a pancia in giù. Dopo averlo girato, i familiari lo avevano trovato con un dente mancante e con il volto gonfio di botte. Era sanguinante dalla bocca. La spiegazione data sin dal primo minuto anche dal personale medico del 118 aveva fatto riferimento ad un infarto.

Una spiegazione che la famiglia del 19enne trova assurda, alla luce di quanto presente sul corpo del ragazzo morto e di diverse tracce inspiegabili lasciate in casa. Tra queste ci sono anche dei segni sulla porta di camera di Federico, lasciati da qualcuno che probabilmente aveva un anello ed aveva picchiato forte sulla superficie.

Ma sono diverse altre le incongruenze in quella casa del quartiere Infernetto di Roma. Ora il caso, archiviato a maggio 2018, va riaperto, dopo un diniego alla riesumazione della salma risalente a giugno 2020. Lo afferma a gran voce l’avvocato della famiglia Tedeschi, facendosi portavoce dei sentimenti di rabbia della stessa.

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Il mistero del profilo Facebook segreto di Federico

Il legale ha affermato che l’obiettivo è proprio ottenere la riapertura delle indagini, rivelando che lui ed i suoi assistiti sono in attesa di “elementi importanti che provengono dal traffico delle chat”.

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Difatti risulta un profilo Facebook secondario che Federico aveva aperto assumendo l’identità fittizia di Valerio Nettiate, per frequentare ambienti per soli adulti e tra soli uomini. La madre, stando a quanto riportato dal CorSera, avrebbe affermato di avere dei sospetti sulle inclinazioni del figlio e l’avrebbe invitato ad aprirsi.

Lei stessa sostiene di avere trovato un commento nel profilo Facebook segreto di suo figlio, un “Potrò dire io c’ero” per il quale lei ha chiesto che chi di dovere compia delle immediate indagini.

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