I top club europei non sanno più fronteggiare i costi delle loro squadre e s’inventano un torneo privato per una torta più ghiotta
La Superlega era già nell’aria da tempo. Qualche presidente aveva anticipato, come De Laurentiis, anche se con il Napoli al momento è fuori da questo discorso iniziale. Per ora 12 club, tra i più importanti in termini di blasone e fatturati d’Europa, hanno deciso di organizzare il calcio a modo loro. Si tirano fuori dal controllo politico delle istituzioni storiche del calcio. Il motivo?. Soldi, soldi, soldi… Non sanno più fronteggiare i costi imposti dai procuratori dei calciatori più importanti. I bilanci piangono, il rosso spadroneggia più dei conti virtuosi e allora pensano di rimediare dandoci un taglio; un lega di poche squadre, quelle con più tifosi, blasone, e presumibilmente interesse. Non si riesce a porre un freno al calciatore X che chiede 30 milioni annui netti e allora pensano di far saltare tutto, inventandosi un torneo privato, come si fa tra amici al bar.
Superlega, calcio fuori controllo
Intanto Uefa e Fifa reagiscono. Soprattutto l’organo del calcio europeo ha dichiarato guerra ai club che hanno costituito il progetto. la vicenda si fa difficile perchè le federazioni calcistiche nazionali sono collegate all’Uefa. Infatti, Premier League e Liga hanno già manifestato la loro posizione. La Figc ha preso le distanze dal progetto. Le prossime settimane saranno calde e non è chiaro cosa accadrà. I club coinvolti potrebbero essere sanzionati subito oppure per la prossima stagione. Il futuro è un’incognita. Rimane l’interrogativo sugli esiti dei tornei interni che volgono al termine, sulla Champions, sugli Europei di calcio alle porte.
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Durissime le parole del presidente Uefa Ceferin all’indirizzo di Agnelli. ormai ex componente dell’esecutivo dell’organo del calcio europeo. Il fatto che fosse parte dell’esecutivo Uefa ha portato Ceferin a puntare maggiormente il dito contro il presidente della Juve.
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