Superlega, le nuove regole: “rivoluzione” delle partite per attrarre i giovani

Partite più corte e tre tempi, highlights e live streaming: queste le principali novità con cui la Superlega, almeno nelle intenzioni, trasformerà – migliorandolo – il mondo del calcio. 

L’obiettivo: attrarre un pubblico più giovane negli stadi. Il mezzo: partite più corte o composte da tre tempi, per non annoiare gli spettatori. Questo in soldoni il proposito della Superlega: i dodici club fondatori sono d’accordo non solo a vendere gli highlights della partita, ma anche a stravolgere regole in vigore da un secolo.

La scommessa della Superlega

L’idea è quella di creare una partita come show o performance in campo con protagonisti i migliori giocatori. E lucrarci sopra in ogni modo possibile. Del resto, se sempre più spettatori ormai faticano a reggere l’intera durata di un match, perché non cambiare i modelli di vendita dei diritti delle gare?

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C’è poi l’esigenza di scardinare quell’atavica lentezza che accompagna la Uefa nel prendere decisioni che impattano sul sistema. Se le partite sono troppo lunghe, se ne potrebbe accorciare la durata o frazionare i 90 minuti in tre tempi – almeno questa è la prospettiva.

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Intanto Florentino Perez in un’intervista a Chiringuito tv ha lasciato qualche indizio della prossima svolta: “I giovani dicono: le partite sono troppo lunghe per loro. Quindi dobbiamo cambiare qualcosa se vogliamo che il calcio continui a vivere”. E ancora: “Se i giovani dicono che una partita è troppo lunga e non sopportabile in tutta la sua lunghezza è perché la partita in questione non genera abbastanza interesse, o deve essere accorciata. Bisogna pensare al motivo per cui i giovani dai 16 ai 24 anni non sono più interessati al calcio. Dobbiamo capire i nostri figli e nipoti, certe partite sono davvero insopportabili”. E se lo dice lui…

 

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