Mauro Romano, il fratello Antonio: “Lo sceicco mi invitò a Dubai”

Il caso della scomparsa di Mauro Romano, il fratello Antonio al settimanale ‘Oggi’: “Lo sceicco Al Habtoor mi invitò a Dubai”.

Il caso Mauro Romano

Un nuovo inedito dettaglio emerge nel caso della scomparsa del piccolo Mauro Romano: il bambino sparì da Racale, in provincia di Lecce, ormai nel 1977 e da allora poco si è saputo del suo destino. La famiglia del bambino non si è di fatto mai arresa e ha sempre sperato di poter riportare a casa colui che adesso – se fosse vivo come i suoi cari credono – sarebbe un uomo di mezza età.

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In particolare, è Bianca Colaianni, la mamma di Mauro Romano, la più convinta sostenitrice della tesi secondo la quale non solo il figlio sarebbe ancora vivo, ma si troverebbe a Dubai. Cosa c’entra una famiglia del basso Salento con gli Emirati Arabi è presto detto: qualcuno – secondo la tesi dei suoi cari – avrebbe rapito il piccolo, che poi sarebbe stato adottato da una famiglia di sceicchi.

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Il fratello di Mauro Romano e l’invito a Dubai dello sceicco

In queste ore, emerge l’intervista di Antonio, il fratello di Mauro Romano, che in esclusiva al settimanale ‘Oggi’ decide di confidarsi e di raccontare un dettaglio riguardante il suo viaggio a Dubai sulle tracce del fratello. L’uomo ha evidenziato: “All’inizio, quando mamma ci ha detto che secondo lei il nostro Mauro era Mohammed Al Habtoor, non le avevo creduto. Pensavo: com’è possibile che sia finito laggiù, cosa c’entriamo noi con gli arabi?”. Ecco che però nel 2005, riesce a mettersi in contatto con lo sceicco.

Chiede di poterlo incontrare e Mohammed Al Habtoor avrebbe accettato quell’incontro: “Il giorno dopo ho comprato il biglietto aereo, quello dopo ancora ero già in volo”. All’arrivo negli Emirati Arabi Uniti, per Antonio Romano arriva la doccia fredda: “L’ho chiamato decine di volte, ma ha suonato sempre a vuoto. La sera tardi mi ha risposto un signore, in francese”. Questi gli consigliava di rientrare in Italia al più presto. Antonio Romano conclude: “Ho avuto paura. Forse ho sbagliato, e me ne pento, ma il mattino dopo sono corso in aeroporto e ho preso il primo volo per Monaco di Baviera. Alla reception ho lasciato una scatola di cioccolatini svizzeri per Mohammed: so che è passato a ritirarla”.

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