La Campania ambisce a tornare nell’area di catalogazione di rischio pandemia minimo. In zona gialla torneranno anche diverse altre.
Campania, zona gialla possibile. Lo rendono noto diversi organi di stampa, secondi i quali l’indice di contagio Rt della regione amministrata da Vincenzo De Luca mostra affinità con il calo a livello nazionale, che dal valore di 0,85 di una settimana fa è sceso ancora tra 0,80 e 0,83.
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La cosa verrà ufficializzata quest’oggi da Ministero della Salute ed Istituto Superiore di Sanità, nel consueto monitoraggio settimanale che riguarda la settimana appena conclusa. Per quanto riguarda la Campania, la stessa fa parte del folto gruppo di 12 regioni che sperano di tornare in zona gialla a partire da lunedì 26 aprile 2021.
Tra queste figura anche il Lazio, il cui indice di contagio Rt ammonta attualmente a 0,78, contestualmente ad un calo del 13% riguardo al tasso di ricoveri in terapia intensiva. Anche Veneto, Abruzzo ed Umbria presentano adesso numeri da zona gialla. Mentre la Sardegna ha 0,98 di Rt nonostante neppure due mesi fa si ritrovò nello status privilegiato di zona bianca.
Riguardo alla Campania, l’indice Rt è di 0,92. C’è da dire che la regione era diventata arancione soltanto all’inizio di questa settimana e questo potrebbe ritardarne il ritorno in giallo, stando alle regole che dettano un cambiamento di valutazione di rischio ad almeno due settimane di distanza.
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D’altro canto potrebbe anche darsi che occorra restare per 14 giorni con i valori in una zona più bassa rispetto a quella rivestita al momento, allo scopo di vedersi cambiata la valutazione da un livello di rischio maggiore ad uno minore.
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Tradotto: non servono necessariamente due settimane di permanenza in una zona. In virtù di questo, ecco spiegato l’elevato numero di regioni che potrebbero passare al giallo assieme alla Campania. Si tratta di:
Dovrebbero essere in arancione Basilicata, Calabria, Sicilia e Valle d’Aosta. In bilico la Puglia, mentre resta in zona rossa la Sardegna. Sul territorio campano le sole criticità si riscontrano a Napoli città, costituita per ampi tratti da vicoli stretti e da una densità di popolazione elevata.
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Il governatore De Luca si è appellato al senso di responsabilità, altrimenti continueranno ad essere guai per quanto riguarda le attività economiche. “Nessun liberi tutti, se facciamo di testa nostra ci giochiamo l’estate e torneremo in zona rossa”.
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