Eleonora Bottaro morì di leucemia nell’agosto 2016, poco dopo aver compiuto 18 anni e dopo aver rifiutato la chemioterapia. Ora la sentenza di Appello.
La storia di Eleonora Bottaro ha suscitato a suo tempo grande scalpore, dando anche inizio a un acceso dibattito su una questione assai delicata. La giovane – 18 anni appena compiuti – morì tragicamente di leucemia dopo aver rifiutato di intraprendere un ciclo di chemioterapia, nell’agosto 2016. Una terapia che avrebbe potuto salvarle la vita. I suoi genitori, che per primi si erano opposti alle dure, sono stati ora condannati anche in Appello.
La verità giudiziaria sulla drammatica vicenda di Eleonora Bottaro
Eleonora Bottaro viveva con la sua famiglia a Padova ed era ancora minorenne quando le fu diagnosticata una leucemia. I medici che si sono occupati del suo caso avrebbero voluto curarla con la chemioterapia, ma i genitori si erano opposti, scegliendo per la figlia il metodo antiscientifico Hamer, che cura i tumori con vitamina C e la psicoterapia. Una scelta assolutamente sconsigliata dagli esperti e che nel caso della ragazza, purtroppo, si è rivelata fatale.
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Le condizioni di Eleonora Bottaro sono via via peggiorate fino al tragico epilogo. Nel frattempo, dopo aver compiuto 18 anni, lei stessa ha confermato il rifiuto della chemioterapia. Dopo la sua morte, il papà Lino e la mamma Rina erano stati imputati con l’accusa di omicidio colposo aggravato dalla prevedibilità dell’evento. Alla tragedia familiare ha fatto così seguito una lunga e tormentata battaglia in tribunale, la quale oggi segna un nuovo punto fermo.
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Già condannati in primo grado, Lino Bottaro e Rina Benini sono stati condannati a due anni ciascuno anche dalla Corte d’Appello di Venezia. I coniugi Bottaro erano stati prosciolti in udienza preliminare, ma poi il procuratore aggiunto di Padova Valeria Sanzari ha fatto ricorso, ottenendo che per i coniugi si tenesse regolare processo. Resta ora da vedere se anche questa sentenza sarà impugnata.