Francesco Pannofino ha mostrato il suo lato sentimentale dopo aver visto un messaggio d’auguri del figlio.
Attore poliedrico e di talento, Francesco Pannofino in questi anni si è fatto apprezzare dal pubblico italiano per la sua espressività, per la capacità di interpretare registri diversi e per quella abilità innata di riuscire a far ridere. Sul palco l’attore è vulcanico, sempre pronto alla battuta e iper professionale, dunque è difficile vedendolo esibirsi comprendere la sua reale personalità.
Inoltre Francesco è una persona molto riservata, che preferisce tenere per sé il suo lato intimo per proteggere la propria intimità e quella dei propri cari. A farlo sbottonare, lo scorso anno, ci è riuscita Caterina Balivo a Vieni da me. Nel programma Pannofino ha parlato della sua infanzia e dei genitori. Vedendo una sua foto da bambino ha esordito con la sua tipica ironia: “Non ero brutto, mi sono rovinato crescendo…”, quindi ha parlato del ruolo avuto dalla madre nella sua crescita: “Mamma? Una donna molto energica, ha cresciuto due figli maschi scatenati”.
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Francesco Pannofino: il ricordo del padre e le lacrime per il figlio
L’attore ha un ricordo molto bello anche del padre. L’uomo voleva che lui studiasse per avere un futuro professionalmente soddisfacente e inizialmente, quando Francesco ha iniziato a fare l’attore non era troppo contento della scelta. Avrebbe preferito una strada meno soggetta alla volubilità della gente: “Voleva che mi laureassi. È mancato da poco. All’inizio non sapeva che dire del mio lavoro, era perplesso, ma ho dimostrato di poter andare avanti con le mie gambe”.
Come ultimo regalo la conduttrice gli ha mostrato un video messaggio del figlio, in cui il ragazzo diceva: “Papà, ciao. Ti faccio questo videomessaggio per darti un in bocca al lupo. Stai cantando e ci stai facendo divertire. Spacca tutto!”. Ascoltando l’augurio del figlio, Francesco non è riuscito a trattenere le lacrime e commosso ha commentato: “Lo amo , dicono che non bisogna essere amici dei propri figli, ma io un po’ lo sono. E poi bisogna capire i giovani, lo siamo stati anche noi”.