Maurizio Pistocchi dice addio a Mediaset dopo 35 anni, l’opinionista sportivo non ha rimpianti e spiega il perché della separazione.
Giunto a Mediaset giovanissimo nel 1986, Maurizio Pistocchi è stata una delle figure chiave dello sport sull’emittente di Berlusconi. Per decenni è stato uno dei membri più importanti dei programmi sul calcio, assumendo il ruolo di opinionista, di referente per la moviola e di commentatore durante le dirette. Il suo volto ed il suo nome sono indissolubilmente legati a questa rete e gli appassionati di calcio si erano appassionati nell’ascoltarlo parlare del loro sport preferito.
Negli ultimi 4 anni, però, Pistocchi è scomparso dai radar. In molti si sono chiesti per quale motivo fosse stato messo da parte e l’unica ricostruzione emersa riguarda la presunta ingerenza della Juventus. Secondo i rumor, infatti, Pistocchi sarebbe stato “spostato in panchina” perché alla dirigenza bianconera non piaceva come commentava le partite della Juve. Una versione dei fatti mai confermata né dall’emittente né dalla squadra, ma mai nemmeno smentita.
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Maurizio Pistocchi lascia Mediaset
In questi anni di assenza televisiva, Maurizio ha continuato a commentare il calcio senza peli sulla lingua tramite i social. Su Twitter pistocchi non si lascia condizionare da nessuno ed il suo approccio senza peli sulla lingua lo ha reso molto popolare tra gli utenti appassionati di calcio. Oggi compie 65 anni e il commentatore sportivo ha annunciato tramite social la decisione di lasciare Mediaset dopo 35 anni, pubblicando il link dell’intervista concessa al Corriere della Sera.
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Il suo primo commento su questa importante decisione è stato: “Anche la storie d’amore belle finiscono, la mia con Mediaset è durata tantissimi anni, ma il rapporto per tanti motivi era stato compromesso da quello che era successo nel 2017. Adesso abbiamo trovato un accordo che è una via sempre migliore rispetto a litigare”. Sui motivi che hanno portato alla sua esclusione dai programmi, Pistocchi non rigetta l’ipotesi dell’ingerenza della Juventus: “Nessuno ha mai smentito questa ricostruzione, quindi evidentemente era vera”.
Quindi sulla decisione di Mediaset di tenerlo a libro paga ma fermo successivamente aggiunge: “Certo è perlomeno strano che un’azienda preferisca pagare dei collaboratori esterni piuttosto che utilizzare un suo dipendente ‘storico’ come è successo negli ultimi 4 anni. E comunque mi meraviglia che un giornalista che si occupa di un aspetto importante ma tutto sommato marginale nella vita sociale ed economica del Paese sia ritenuto così pericoloso da dover essere epurato”.