Dopo il decreto sulle riaperture Briatore e Zaia hanno attaccato duramente il governo per la decisione di mantenere il coprifuoco.
A partire da lunedì 26 aprile ci saranno le prime riaperture. Tutti i locali, i bar e i ristoranti che hanno possibilità di lavorare all’aperto potranno riaprire con delle limitazioni su distanziamento e numeri anche la sera. Ci sarà la possibilità per cinema, sale e teatri di riaprire su prenotazione e con numeri ridotti e saranno permesse nuovamente le attività fisiche all’aperto. Un primo passo verso una normalizzazione che, però, ha suscitato non poche polemiche.
A far discutere è soprattutto la decisione di mantenere il coprifuoco alle 22, un orario che per le attività che riprendono consiste in una grossa limitazione e che in alcuni casi potrebbe rendere inutile la riapertura stessa. Ma se per questo primo periodo il mantenimento del coprifuoco può essere considerato logico, ciò che fa sorgere dei dubbi è l’annuncio secondo il quale tale coprifuoco rimarrà in vigore fino alla fine dello stato d’emergenza, ovvero sino al 31 luglio.
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Zaia e Briatore contro il governo: il coprifuoco ammazza il turismo
Immediata la reazione del governatore del Veneto Luca Zaia, il quale ha tuonato contro la decisione del governo in conferenza stampa: “L’ambasciatore americano ha detto oggi ai suoi cittadini restate. Poi c’è chi fa ironia dicendo ‘Ma sarà mica un problema sto coprifuoco alle 22 o alle 23′, ma voi andreste mai in vacanza, o meglio, comprereste un pacchetto viaggi per luglio o agosto sapendo che c’è il rischio che vi dovete chiudere in albergo o in tenda alle 10 di sera. E’ normale che la qualcuno si guardi attorno e dica ‘Forse è meglio che vado in un posto in cui non c’è il coprifuoco‘. Non mi risulta che ce ne siano tanti con il coprifuoco in giro per il mondo”.
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Dello stesso avviso anche Flavio Briatore, già da un anno polemico nei confronti del governo per la gestione delle riaperture e della movida notturna. L’imprenditore aveva salutato con favore l’arrivo di Draghi, ma dopo questa decisione ha cambiato avviso. Ospite di ‘Dritto e Rovescio‘, Briatore non usa mezzi termini: “Fanno delle cose che sembrano scritte da persone che vivono in un altro pianeta. Ad esempio, i ristoranti possono riaprire il 26, ma le spiagge no, devono riaprire il 15. Non ha senso, non hanno nemmeno coerenza è questo ciò che spaventa”.
L’invettiva dell’imprenditore diventa una furia quando tocca l’argomento coprifuoco: “Loro dovrebbero pianificare la riapertura, non dire che a luglio ci sarà ancora il coprifuoco. Ma tu spiegami adesso qual è il turista che prenota per andare in vacanza in Italia, nei ristoranti e negli alberghi quando sa che ancora al 31 luglio c’è il coprifuoco. E’ una follia quella di dire al 31 luglio, vuol dire che l’estate è finita”. E ancora aggiunge: “Devono vaccinare, perché non lo fanno. E’ arrivato sto Figliolo che sembrava dovesse spaccare il mondo ed invece è un altro flop”. Infine sul premier chiosa: “Guarda pensavo che Draghi cambiasse marcia, ma invece ha messo la retromarcia. Dicendo che rimane in vigore fino al 31 luglio ammazzi alberghi, pensioni, ristoranti… Anche se lo pensavano non lo devi annunciare perché non viene nessuno in Italia”.