Nessuna proroga per la Quota 100, la quale terminerà entro fine anno. Nuove misure verranno adottate dunque in tema pensioni.
È pressoché ufficiale: a partire dal 2022 Quota 100 non esisterà più. Lo ha confermato la bozza del Piano nazionale di ripresa. “In tema di pensioni, la fase transitoria di applicazione della cosiddetta Quota 100 terminerà a fine anno e sarà sostituita da misure mirate e categorie con mansioni logoranti”. Nessuna proroga dunque per la misura di pensionamento anticipato in atto dal 2019, la quale prevede l’ottenimento della pensione in anticipo per coloro che hanno alle spalle almeno 38 anni di lavoro e contributi e un’età anagrafica uguale o superiore ai 62 anni.
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Quota 100 non è l’unica anticipazione di tipo pensionistico a scadere entro il termine di quest’anno. Anche Opzione donna e altre misure infatti lo faranno. Nel sistema è però presente attualmente una falla, che riguarda l’assenza di un piano alternativo certo. Al momento è sicura solamente la scadenza, ma le misure sostitutive che entreranno in vigore a partire dal 2022 non sono ancora state decise.
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Le opzioni valide e le proposte sono molte, tutte ancora in fase di elaborazione e discussione. Secondo le valutazioni del Corriere.it, le soluzioni che il governo Draghi metterà in atto dovranno tener conto di tre punti salienti. Prima di tutto la situazione economica nazionale in seguito alla pandemia da Coronavirus, poi la tipologia e l’aspettativa di vita di coloro che richiedono la pensione dopo il Covid, e infine la necessità di flessibilità per coloro che escono dal mondo del lavoro, tenendo conto del nostro attuale sistema di mercato, basato soprattutto sul calcolo contributivo.
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Addio a Quota 100: nuove misure entro il 2022
L’esecutivo ha deciso di non prorogare la misura di pensionamento anticipato introdotta nel 2019, ovvero Quota 100. A confermarlo è stata la bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza del Governo. Al suo posto sono attualmente in fase di discussione delle nuove alternative e proposte, che dovranno sicuramente tener conto delle condizioni economiche dell’Italia post pandemica.