Come tanti personaggi del mondo dello spettacolo, anche Alberto Matano celebra oggi la Festa della Liberazione facendo conoscere al popolo dei social uno dei suoi protagonisti.
“Conosco nonno Giorgio da anni. Oggi dico grazie a lui e a tutti quelli che ci hanno resi liberi. Buona festa di libertà!”: così Alberto Matano scrive nell’ultimo post sul suo profilo Instagram. Come tanti personaggi del mondo dello spettacolo, anche il noto conduttore Rai celebra oggi la Festa della Liberazione facendo conoscere al popolo dei social uno dei suoi protagonisti. Vediamo più da vicino di chi si tratta.
L’omaggio di Alberto Matano per la Festa della Liberazione
Alberto Matano ha voluto rendere omaggio a un personaggio simbolo della resistenza come Giorgio Allori: livornese, ex studente del liceo scientifico e poi all’Accademia militare di Modena, dopo esser rimasto (quasi) zitto anche in famiglia, a 98 anni ha tirato fuori dal cassetto e ha raccontato sull’Espresso il suo quaderno azzurro di prigioniero di guerra. In realtà, a suo tempo non era mai stato riconosciuto tale: nazisti e repubblichini avevano inventato la categoria di “internati militari” per escludere quelli come lui dalle tutele previste per la condizione di “prigioniero di guerra”.
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Per almeno vent’anni anche lo Stato italiano repubblicano, nato dal “no” di Giorgio Allori e compagni, si è dimenticato di questi eroi: erano solo soldati e avevano fatto la loro parte. Internati militari furono anche il padre di Francesco Guccini, Ferruccio, e quello di Vasco Rossi, Carlino.
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Sempre su Instagram Vasco Rossi ha rievocato, con fierezza e commozione, il babbo camionista che, preso prigioniero all’Elba, non si era piegato ai nazisti. Una lezione – come quella di Matano – di cui far tesoro.
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