Una pattuglia di carabinieri scopre per caso un drappello di poliziotti al bancone di un locale. I controlli confermano l’assurda verità.
Controlli, ora che molte regioni sono passate in regime di zona gialla, il rischio di un liberi tutti c’è. Adesso più che mai. E ne è la prova il fatto che persino le forze dell’ordine vengano sorprese a trasgredire le regole. Lascia letteralmente a bocca aperta quanto è accaduto a Corigliano-Rossano, in provincia di Cosenza.
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Infatti qui alcuni poliziotti sono stati multati per avere creato un assembramento all’interno di un bar, e per giunta senza utilizzare le mascherine a protezione di bocca e naso. La pattuglia dei carabinieri aveva momentaneamente smontato dal turno per ordinare dei caffè al bar.
I militari sono entrati ed usciti il più rapidamente possibile, giusto per il tempo necessario ad ordinare la loro consumazione, da prendere all’esterno del locale. Ma all’interno non è sfuggita la presenza di persone tutte poste a distanza ravvicinata al bancone.
I carabinieri hanno fatto sapere che i diretti interessati erano accalcati senza che nessuno di loro indossasse una mascherina né tenesse a mente di rispettare il distanziamento fisico. Erano tutti poliziotti, chi in servizio e con tanto di divisa addosso, e chi a riposo. Inevitabile a quel punto fare scattare i controlli e le relative multe.
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Controlli, l’assurda vicenda ha coinvolto anche un dirigente sanitario
Multe che, per le violazioni delle norme concepite per contrastare la pandemia, partono solitamente da un minimo di 400 euro. E come se non bastasse, nel drappello dei trasgressori era presente anche un dirigente della sanità locale, pure lui sottoposto a sanzione per violazione delle norme vigenti.
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Il bar ha invece dovuto subire un procedimento di chiusura immediata. La Calabria è una delle poche regioni in Italia che non è passata in zona gialla. La regione, assieme a Puglia, Basilicata, Sicilia e Valle d’Aosta, si trova in zona arancione.
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C’è poi la Sardegna come unica area d’Italia presente in zona rossa, dopo avere vissuto lo status di zona bianca neppure due mesi fa, il 1° marzo 2021. Dal Governo sono stati annunciati controlli più fitti, specialmente nelle aree gialle dove alcuni potrebbero prendere fin troppo alla leggera il passaggio ad una realtà contraddistinta da maggiori possibilità di movimento.