Mercato degli allenatori: al Napoli ora per il dopo Gattuso il favorito è Spalletti, ma il suo arrivo potrebbe spiazzare il giocatore simbolo dei partenopei.
Il Napoli sembra si stia muovendo verso Luciano Spalletti. Da qualche mese, giunta ormai alla rottura la collaborazione con Gattuso, a Napoli è toto-allenatore. Nelle ultime ore, però, qualcosa sembra stia per muoversi. Sarri sembra vicino all’accordo con la Roma, allontanando di fatto l’ipotesi di un clamoroso ritorno sotto al Vesuvio. Contestualmente alla notizia di un possibile accordo tra Sarri e il club giallorosso, le voci che vogliono Spalletti vicino al Napoli si rincorrono in maniera sempre più insistente. Alcuni quotidiani parlano di un incontro imminente tra i vertici del club e l’ex allenatore di Roma e Inter. La notizia, qualora dovesse tramutarsi in affare fatto, potrebbe provocare, però, delle conseguenze inattese. Il futuro dell’allenatore che siederà sulla panchina del Napoli, infatti, è strettamente legato anche a quello del capitano.
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Mercato, Spalletti verso Napoli fa tremare i tifosi
Lorenzo Insigne va in scadenza, ha un rinnovo in ballo. Il giocatore sta facendo benissimo in questo girone di ritorno trascinando la squadra con giocate, gol, assist e tanto sacrificio per la squadra. Intanto va precisato che il giocatore ha Napoli come prima opzione. Nella sua testa c’è sempre il sogno di poter vincere qualcosa di importante con la squadra della città dove è nato e cresciuto calcisticamente. Tuttavia, l’esperienza negativa avuta nel periodo di Ancelotti ha lasciato dei segni. Insigne ha bisogno di essere messo a suo agio dal tecnico per rendere al meglio. In tal senso, le idee tattiche di Luciano Spalletti potrebbero cozzare con il capitano del Napoli. Quel 4-4-2 difensivo non metterebbe il numero ventiquattro proprio nelle migliori condizioni.
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E’ lo stesso modulo e sistema di gioco di Carlo Ancelotti, e le cose non andarono molto bene. Oltretutto, Spalletti nelle recenti esperienze italiane non ha avuto buona gestione dei gioielli di casa: le situazioni di Totti e Icardi non sono state gestite in maniera non soddisfacente.