La zia di Francesco, bimbo morto a causa di un’otite a 7 anni, ha testimoniato contro il medico omeopata che lo aveva in cura.
A testimoniare contro il medico al Tribunale di Ancona è stata ieri la zia del piccolo, Aurora Olivieri, presente sia alla visita del 23 maggio, sia a diverse chiamate fatte dalla madre del piccolo al dottore sotto accusa. Proprio durante la visita in casa, il medico avrebbe detto ai genitori: “ha fatto tutti questi vaccini, ecco perché è intossicato”. E quando la madre gli disse che il piccolo non riusciva a dormire la notte per via del dolore, l’imputato gli prescrisse: “un intruglio omeopatico per i disturbi del sonno”.
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La teste ha spiegato inoltre come la sorella avesse chiesto se fosse necessario il ricovero in ospedale e come questo avesse risposto di no, sostenendo che la febbre a 43 fosse una normale reazione del corpo alla malattia, che i medicinali portavano alla “sordità” e che: “i morti in ospedale ci sono per i farmaci, non per la malattia”.
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Nell’udienza di ieri 27 aprile sono stati ascoltati dal giudice anche la babysitter del bambino, la pediatra di famiglia dalla quale i genitori non andavano da due anni, la dottoressa del pronto soccorso di Urbino di turno quando è arrivato il piccolo e il primario di rianimazione del Senesi di Ancona, l’ospedale in cui il piccolo è deceduto.
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