Recovery plan, con 442 sì Camera approva risoluzione di maggioranza. Draghi: «Superbonus, entro maggio Dl per semplificare»
Il Recovery plan, il piano di rilancio dell’Italia finanziato dall’Unione Europea, con il 50% a fondo perduto, ha mosso la sua prima pietra. Nella giornata di ieri con 442 voti a favore, 19 contrari e 51 astenuti la Camera dei Deputati ha approvato la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi in merito, appunto, al Recovery Plan. Draghi è intervenuto in aula alla Camera in replica sulle comunicazioni relative al Recovery plan da 248 miliardi tra fondi europei e risorse nazionali: “Vorrei ribadire il profondo rispetto che io e il Governo abbiamo per il Parlamento”, ha ribadito Mario Draghi in aula.
Recovery e superbonus, si parte già a maggio
Poi ha sottolineato quanto il fatto che i tempi sia ristretti e che dalla tempistica derivano anche l’inizio dell’utilizzo dei fondi e, quindi, della ripartenza: “I tempi erano ristretti ma la scadenza del 30 aprile non è mediatica: è che se si arriva prima, si avranno i fondi prima”. Poi ha ricordato: “Sulle riforme il Parlamento sarà determinante”. I deputati di Fratelli d’Italia si sono astenuti mentre hanno votato contro alla risoluzione della maggioranza il gruppo “l’Alternativa c’è”, composto per lo più da ex M5s. Poi il riferimento al tanto discusso Superbonus per il quale qualcosa si muoverà già a maggio: “Molti di voi hanno chiesto garanzie relativamente al superbonus. Ribadisco – ha detto Draghi – che per questa misura, tra Pnrr e Fondo complementare, sono previsti oltre 18 miliardi, le stesse risorse stanziate dal precedente governo”.
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«Per il futuro – ha proseguito il premier -, il governo si impegna a inserire nel Disegno di Legge di bilancio per il 2022 una proroga dell’ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021. Già con un dl a maggio, interveniamo con delle importanti semplificazioni per agevolare la sua effettiva fruizione”.
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