Roma, Le ferie dei cittadini della Capitale contro il piano vaccinale: no al richiamo di AstraZeneca in pieno agosto
Il piano vaccinale rischia di incontrare un ostacolo a Roma. I cittadini della Capitale non vogliono somministrarsi la seconda dose ad agosto, nel periodo delle ferie. Una faccenda che potrebbe diffondersi anche altrove e rallentare vertiginosamente la campagna vaccinale ad agosto. In sostanza i romani non vogliono impiegare le ferie per vaccinarsi. Non sono pochi i medici che si sono sentiti affermare un rifiuto per AstraZeneca che, come è noto, necessita di dieci o dodici settimane per la seconda dose. Intanto sta per partire la campagna vaccinale del Lazio per la fascia d’età 58/59 anni. L’assessore regionale alla Sanità D’Amato ha dichiarato: “Partiremo il giorno 29 alle ore 24 con le prenotazioni per la fascia 59/58 anni senza patologie e poi andremo a ritroso per tutte le altre fasce sia per quelle ulteriori con patologie, sia quelle senza patologie. È un doppio binario che scorrerà parallelo per velocizzare la campagna vaccinale”.
Roma, le ferie ostacolano la campagna
L’assessore ha anche ricordato che nel Lazio un cittadino su quattro ha ricevuto almeno una dose del vaccino: “Il 25%, un cittadino su quattro della popolazione target, ha ricevuto la prima somministrazione di un vaccino e circa il 12% ha ricevuto la doppia dose. Il totale della somministrazione ad oggi sfiora un milione 780 mila somministrazioni effettuate”. D’Amato ha poi ricordato che a maggio arriveranno 1.173.570 di dosi di vaccino. Un numero corposo che permetterà al Lazio di accelerare.
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D’Amato ha anche ricordato che maggio sarà un mese decisivo per le somministrazioni. In tal senso la vicenda dei rifiuti legati alla cadenza della seconda dose con le ferie può rappresentare un ostacolo serio verso l’immunizzazione della popolazione nel più+ breve tempo possibile.
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