La prima moglie di Umberto Tozzi, Serafina Scialò, è morta qualche tempo fa a 63 anni. Ripercorriamo la sua drammatica storia.
Era il 20 gennaio 2020 quando Serafina Scialò, ex moglie di Umberto Tozzi e madre del primogenito del cantante, Nicola Armando, fu trovata morta dal Nucleo operativo e radiomobile di Udine. Vediamo esattamente com’è andata.
Serafina Scialò è stata in assoluto la prima musa di Umberto Tozzi, la donna che ha ispirato quello che è forse il suo più grande successo, Ti Amo, e altre celebri canzoni da lui firmate. Nonostante i rapporti tra i due si fossero incrinati dopo la separazione (cn tanto di pesanti strascichi giudiziari), l’artista ha commentato con emozione e senza nemmeno troppo rancore il decesso di quella che è stata una delle persone più importanti della sua vita.
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Prima di morire a soli 63 anni Serafina Scialò lavorava come collaboratrice scolastica presso l’istituto Educandato Uccellis di Udine. In quel primo scorcio di 2020 non era rientrata a lavoro dopo le festività natalizie e non aveva dato nessuna comunicazione, risultando irraggiungibile da diverso tempo. Furono infatti i suoi colleghi a dare l’allarme, ci fece seguito un’irruzione da parte delle forze dell’ordine nella sua abitazione.
Nella sua vita Serafina ha affrontato sofferenze, abbandoni, solitudine: forse per questo i suoi nervi erano a pezzi. Si sentiva perseguitata, accusava i condomini del suo palazzo di avercela con lei, il titolare di un bar vicino addirittura l’avrebbe minacciata di morte. Poco prima di morire, forse consapevole della fine imminente della sua tormentata esistenza, se era arrivata a chiedere che sul suo corpo venisse fatta l’autopsia. Per i magistrati, ad ogni modo, la sua morte è attribuibile a “cause naturali”.
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Il primogenito, Nicola Armando, non ha mai avuto un buon rapporto con il padre e ha sempre preso le difese della madre. “Se mi chiedono come mi chiamo rispondo Nicola Armando. Non dico mai Tozzi. Nego di essere suo parente” ha ammesso lui stesso. L’astio, a quanto pare, deriva da alcune dichiarazioni fatte dal cantante contro l’ex moglie.
Umberto Tozzi sostiene infatti che la Scialò gli abbia sottratto una notevole somma di denaro: circa 450 milioni di lire divisi in due assegni. Soldi che a detta di Tozzi erano per dei fornitori – un assegno da 100 milioni, l’altro da 350 milioni – e che lei avrebbe intascati indebitamente. Ma il figlio Nicola Armando nega tutto e si è sempre schierato dalla parte della donna: “Lui viaggiava sempre e non si faceva mai trovare. Lei era sola ed incinta. Le diede due assegni per ogni evenienza. Quando mamma lo lasciò, portò un assegno in banca. Non lo riscosse mai. L’altro assegno è ancora a casa”.
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