La morte di Beppe D’Ercole nel 2010 ha colpito profondamente Serena Grandi: l’attrice era stata sposata a lungo con l’arredatore.
Beppe D’Ercole, arredatore apprezzatissimo per il suo gusto e per la sua capacità imprenditoriale, è morto prematuramente nel 2010. Beppe era malato di tumore al cervello, una malattia infida contro la quale ha lottato tenacemente ma che non gli ha lasciato scampo. All’epoca del decesso era sposato con l’attrice francese Corinne Clery, sua seconda moglie. Una storia d’amore nata al tramonto di quella con la prima moglie: Serena Grandi.
I due si erano conosciuti e innamorati negli anni ’80 e per entrambi si era trattato della prima grande storia d’amore. Dopo il matrimonio la loro unione aveva portato alla nascita del figlio Edoardo e tutto sembrava stesse andando per il meglio. Poi, per cause che nessuno dei due ha voluto condividere con la stampa, il rapporto si è incrinato ed hanno vissuto un periodo da separati, prima che Beppe chiedesse il divorzio.
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Serena Grandi, il dolore per la morte dell’ex marito e la faida con Corinne Clery
Sebbene fosse rimasta delusa per la fine del rapporto con Beppe, Serena Grandi non ha mai smesso di volergli bene. Quando è morto per l’attrice è stato un duro colpo per il quale ancora oggi soffre. Qualche tempo fa Corinne Clery ha raccontato di come Serena si fosse arrabbiata con lei per il matrimonio con il suo ex marito: “è successo che Serena si è persa e mi ha fatto un po’ la guerra ma può capitare. Forse il fatto che Beppe mi amasse così tanto le ha dato fastidio, ma capita. Poi però ci siamo chiarite in un reality e oggi stiamo benissimo”.
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Chiarimento che non c’è stato, almeno diverso tempo fa, con il figlio di Beppe e Serena, Edoardo. Dopo la morte del padre, il ragazzo ha accusato Corinne con parole piuttosto dure: “E’ una donna dal cinismo devastante: non solo non si è occupata del funerale del marito come sarebbe stato normale, ma, delegando il figlio, mi ha estromesso. Per quanto riguarda l’eredità, sono io che ho rinunciato per chiudere ogni rapporto, regalandole una sorta di liquidazione. Un biglietto di sola andata per non vederla e sentirla mai più. Tanto, quello le interessava. Sono stato costretto a rinunciare a mio padre per non intossicarmi l’anima ascoltando le ringhiate sue contro mia madre”.