È oggetto di un costante monitoraggio il razzo cinese che rischia di finire sul nostro territorio. Quali sono le zone più esposte.
Il razzo cinese Changzheng 5 sta perdendo sempre più quota e nelle prossime ore si schianterà sulla superficie del nostro pianeta. Il percorso del vettore concepito dagli scienziati di Pechino è oggetto del costante monitoraggio di diversi esperti.
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Per quanto riguarda l’Italia, è il Virtual Telescope diretto dal professore in astrofisica, Gianluca Masi, a tracciarne la rotta. È in particolare il secondo stadio del razzo cinese a rischiare di finire sul centro abitato, con il mezzo che è ben visibile anche ad occhio nudo, apparendo come un astro molto luminoso nel cielo notturno.
Ed è anche lampeggiante, effetto che deriva dalla rotazione su sé stesso. Il razzo era finito in orbita lo scorso 29 aprile con lo scopo di portare oltre l’atmosfera terrestre il primo modulo della stazione cinese Tianhe-1.
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Razzo cinese, per quando è previsto il contatto
Nelle previsioni originarie, avrebbe dovuto ancorarsi all’orbita della Terra e finire tra le migliaia e migliaia di altri detriti spaziali che girovagano attorno alla nostra casa spaziale, attratte dalla forza di gravità.
Invece è avvenuto un processo di caduta libera verso il suolo, con un rientro nell’atmosfera previsto per l’alba di domenica 9 maggio. Il timore ora è che dei frammenti possano colpire il centro abitato, con in particolare le regioni del centro e del Sud Italia ad essere esposte a questo rischio.
Allo stesso modo, si trovano soggette a tale eventualità anche tutta l’Africa e l’America Centrale, parte del Nord e del Sud America, l’Australia e la parte meridionale dell’Asia, oltre all’Oceano Pacifico.
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Le autorità consigliano di stare in casa: quali sono le regioni esposte
La percentuale di conseguenze pericolose esiste. Ed alla luce di ciò viene consigliato da Ministero dell’Interno, Protezione Civile, Aeronautica ed Agenzia Spaziale Italiane agli abitanti delle seguenti regioni di restare in casa.
- Abruzzo;
- Basilicata;
- Calabria;
- Campania;
- Lazio;
- Molise;
- Puglia;
- Sardegna;
- Sicilia;
- Umbria;
Gli enti in questione riferiscono come i detriti del razzo non dovrebbero essere grandi a sufficienza da dare adito a situazioni distruttive. Tuttavia si tratta di qualcosa da considerare alla stregua di meteoriti e che piomberanno al suolo a considerevole velocità.
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I piani più bassi degli edifici sono il posto migliore per stare all’interno. Arriva anche un suggerimento importante in caso di avvistamento di frammenti del veicolo.
Si consiglia di segnalarne subito la presenza alle forze dell’ordine e di non raccogliere nulla, restando ad una distanza minima di 20 metri.