Il Ministro Orlando ha firmato il decreto interministeriale per l’esonero dei contributi dei lavoratori autonomi e dei professionisti
Un altro passaggio importante stabilito in vista della Legge di Bilancio 2021 si sta concretizzando. Gli uffici del ministero del lavoro e delle politiche sociali hanno già avviato una interlocuzione con l’Inps per dare corso agli ulteriori passaggi. La notizia è che autonomi e professionisti saranno esonerati dal versamento dei contributi previdenziali per l’anno 2021. Una iniziativa partita già dal governo Conte-bis e concretizzata ora con il governo Draghi. Il ministro Orlando ha già firmato il decreto.
I beneficiari dello sconto sui contributi sono i seguenti lavoratori:
- Lavoratori autonomi e professionisti iscritti alla Gestione separata INPS ai sensi dell’articolo 2, comma 26, della legge n. 335/1995 dell’INPS;
- i professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al Decreto Legislativo 30 giugno 1994, n. 509 e al Decreto Legislativo 10 febbraio 1996, n. 103;
- medici, infermieri e altri professionisti e operatori di cui alla legge 11 gennaio 2018 numero 3, già collocato in quiescenza a cui sono stati conferiti incarichi di lavoro autonomo o di collaborazione coordinata e continuativa per far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Le prime due categorie di soggetti hanno diritto all’esonero parziale dai contributi dovuti per l’anno 2021 i soggetti che soddisfano i seguenti requisiti:
- hanno percepito nel periodo d’imposta 2019 un reddito complessivo non superiore a 50.000 euro;
- hanno subito un calo del fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 non inferiore al 33 per cento rispetto a quelli dell’anno 2019.
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Inoltre esistono delle condizioni per usufruire del sostegno. Lavoratori autonomi e professionisti non devono essere titolari di contratto di lavoro subordinato e non devono essere titolari di pensione diretta, ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità o di altre somme ad integrazione del reddito a titolo di invalidità di natura previdenziale. Il fondo previsto inizialmente da 1 miliardo è stato aumentato fino a 2,5 miliardi attraverso anche il decreto sostegni bis.
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