Il direttore del CSS parla di coprifuoco e della pandemia oggi e, pur predicando prudenza, riferisce di cambiamenti in positivo.
Coprifuoco, diversi esponenti politici ed anche non pochi cittadini lo vorrebbero sopprimere. Stessa cosa vale anche per qualche virologo. In realtà una certa utilità nello stesso c’è, in quanto riesce comunque a limitare gli assembramenti.
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Per il professor Franco Locatelli ci sono i presupposti per un suo rinvio, alle ore 23:00 oppure a mezzanotte, come lui stesso afferma nel corso di un intervento ad Agorà su Rai 3. Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità precisa come tale scelta sia da attribuire “alla politica.
Ma avremo una idea più chiara in seguito al consueto monitoraggio settimanale che arriverà venerdì. Sono comunque dell’idea che ci siano i presupposti per parlare di uno slittamento dell’orario del coprifuoco, nelle prossime settimane”.
La cosa importante da non dimenticare sarà però procedere con un allentamento delle restrizioni senza dimenticare le scale di grigi. Bisognerà procedere gradualmente, per non creare un falso senso di sicurezza e per impedire che i traguardi raggiunti regrediscano con una nuova crescita dei contagi.
Sul coprifuoco così come sulle riaperture dei centri commerciali nel fine settimana e dei ristoranti anche la sera ed al chiuso, deciderà il Governo in base alla situazione del momento. Più teniamo sotto controllo il virus e più sarà facile riaprire.
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Coprifuoco, Locatelli favorevole ad una riduzione: “Ma serve sempre responsabilità”
Locatelli consiglia di continuare ad utilizzare anche la mascherina ma appare sicuro riguardo al fatto che verrà il momento in cui potremo rinunciarvi. Il 28% di italiani ha ricevuto almeno una dose del vaccino, più aumenterà tale percentuale e più quell’istante sarà vicino.
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“Abbracciarci? Tutti lo vogliamo ma è ancora presto”. Ha fatto molto discutere la dichiarazione di Pfizer, che in merito al suo vaccino, aveva sollecitato a rispettare il tempo richiesto di 21 giorni entro i quali avere una seconda dose.
Ma Locatelli è per un allungamento a 42 giorni. “Non cambia nulla e questo ci darebbe modo di vaccinare molte più persone”. Attualmente la cifra di vaccinati sopra agli 80 anni è del 90% e del 75% circa tra coloro che hanno fra i 70 ed i 79 anni.
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Di giorno in giorno il numero di nuovi contagi cala e questo è un bene anche per le strutture sanitarie. Ad oggi ci sono 2mila posti letto occupati in terapia intensiva contro i 3700 di aprile. Bisogna continuare così, con le vaccinazioni e con senso della responsabilità.