Dichiarazione dei redditi, che cosa c’è di nuovo su detrazioni e agevolazioni. E in quali casi spettano solo a chi ha pagato con la carta
Novità per le detrazioni fiscali e le agevolazioni dalle dichiarazioni dei redditi di quest’anno. Qualcosa è cambiato. Premiate le erogazioni liberali a sostegno delle misure di contrasto al Covid con una detrazione al 30% per un importo massimo di 30.000 euro. Sono previste poi Detrazioni per spese assicurative e per l’abbonamento al trasporto pubblico. Inoltre, previste deduzioni per contributi previdenziali-assistenziali e per gli oneri pagati per i collaboratori domestici. Da non tralasciare il credito d’imposta per il bonus vacanze della parte eccedente lo sconto ricevuto dall’esercente. In sostanza non è cambiato tanto rispetto allo scorso anno. Ci sono le agevolazioni legate al Covid, ossia le donazioni e il credito d’imposta del bonus vacanze.
Dichiarazione dei redditi: le novità
La grande novità riguarda, però, i pagamenti e la tracciabilità delle spese in detrazione. Dovranno essere tracciabili dal 2020 per essere detratte o dedotte dalla dichiarazione dei redditi. Escluse da questo provvedimento le spese sanitarie. Si parla quindi, in quest’ultimo caso, di spese per l’acquisto di medicinali e dispositivi medici e per prestazioni rese da strutture pubbliche o private accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, per coloro quali hanno un reddito compreso fra 120mila e 240mila euro le agevolazioni si restringono. Dalle restrizioni sono escluse, tuttavia, spese sanitarie e per mutui. Buona notizia per i lavoratori autonomi e agricoli nonchè le casalinghe.
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Queste categorie di contribuenti potranno dedurre i contributi previdenziali e assistenziali. Si tratta di una percentuale di deduzione che varia fra il 23 e il 43%. Stesso discorso vale anche Analogo per il riscatto degli anni di laurea con detrazione al 19% se il beneficio riguarda un familiare a carico.
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