Il caso di Luana D’Orazio continua a suscitare scalpore. Alcuni accertamenti sono stati fatti sugli orditoi e gli esiti sono sconvolgenti.
Il lutto per la perdita della giovane Luana D’Orazio continua a far male, e il caso della morte dell’operaia è ancora al centro dell’attenzione mediatica. La mamma 22enne è scomparsa a causa di un tragico incidente sul lavoro, accaduto all’interno di una ditta situata in provincia di Prato. A quanto pare due orditoi appartenenti alla fabbrica sono stati sequestrati per accertamenti, e i risultati della perizia hanno lasciato tutti completamente sconvolti. Scopriamo tutto quello che è successo.
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In seguito al drastico incidente, la Procura ha sequestrato due orditoi appartenenti alla fabbrica, quello che ha causato la morte della giovane Luana ed un secondo, gemello, completamente identico. Fonti provenienti dalla Procura di Prato hanno rivelato che, secondo quanto appreso dall’Ansa, le perizie effettuate sul secondo orditoio hanno avuto un esito decisamente scioccante.
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I risultati degli accertamenti hanno mostrato, suscitando enorme scalpore, che l’orditoio gemello di quello in cui fu trascinata Luana aveva i sistemi di sicurezza manipolati. Una notizia decisamente scioccante, dal momento in cui si tratta di un macchinario esterno all’incidente, il quale si è sperato fino all’ultimo fosse completamente in regola. Durante l’arco dei prossimi giorni verrà sottoposto a perizia anche l’orditoio all’interno del quale è deceduta Luana, e tutti i riflettori sono puntati sulla questione. L’Italia intera è dunque adesso in attesa degli esiti degli accertamenti.
Luana D’Orazio, le commoventi parole di Monica Guerritore
L’attrice Monica Guerritore si è espressa di fronte alle telecamere in seguito all’incidente che ha portato via la giovane mamma 22enne, Luana D’Orazio. “Ha avuto un bambino e lei, per senso di maturità e di responsabilità, ha deciso di mettere al riparo il suo sogno e di lavorare, in un luogo che pensava sicuro.” ha dichiarato la donna. “Invece questa sicurezza è stata tradita da qualcuno. Non dalla legge, ma da qualcuno che non ha osservato la legge, e soprattutto che non ha pensato a salvare la vita di una giovane”.