Chi è Egan Bernal, tappa in maglia rosa al Giro d’Italia

Egan Bernal, tappa in maglia rosa al Giro d’Italia: chi è il dominatore della corsa, ora grandissimo favorito per la vittoria finale.

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Dominatore assoluto della Cima Coppi, vincitore di tappa e maglia rosa: il Giro d’Italia, all’inizio della terza settimana, ha già una seria ipoteca sulla vittoria finale. Questo grazie all’impresa odierna di Egan Bernal, lo scalatore colombiano classe 1997 che due anni fa, a soli 22 anni e 6 mesi è stato il terzo più giovane in assoluto nella storia del Tour de France.

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Già sabato sul Monte Zoncolan, tappa vinta dall’italiano Lorenzo Fortunato, al primo squillo in assoluto tra i professionisti, Egan Bernal si era preso la maglia rosa. Oggi ha consolidato il primato, facendo quello che di solito faceva Marco Pantani al Giro d’Italia, prima dell’ingiusta sospensione di Madonna di Campiglio. Dopo le polemiche della vigilia, sulla tappa ridotta per volontà degli stessi ciclisti, Bernal si è imposto sul Passo Giau, la nuova Cima Coppi, dopo la cancellazione del Passo Pordoi.

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Impresa Egan Bernal al Giro d’Italia: l’Italia applaude Damiano Caruso

Il colombiano oggi sull’ultima salita decisiva ha ripreso il gruppo dei fuggitivi, dei quali faceva parte Vincenzo Nibali, e ha staccato anche i suoi diretti rivali in classifica generale. 27 i secondi di vantaggio sul secondo, Roland Bardet, e su Damiano Caruso, protagonista italiano di questo Giro d’Italia. Quarto il bravissimo e caparbio Giulio Ciccone. La classifica ridisegnata dopo la tappa di oggi vede Egan Bernal davanti a Damiano Caruso, che ha 2 minuti e 24 secondi di ritardo. Al sesto posto Giulio Ciccone, con quattro minuti e mezzo di ritardo.

Dopo aver vinto a Campo Felice, il colombiano Egan Bernal si impone dunque anche a Cortina D’Ampezzo: per lui in carriera diversi i risultati prestigiosi. Terzo al Giro di Lombardia 2019, nello stesso anno vince il Tour de France, pur non conquistando nemmeno una tappa. Tre le corse a tappe conquistate nel 2017 al secondo anno da professionista: tra queste il Tour de l’Avenir. Nel 2018, si impone al Giro di California, quindi nel 2019 vince sia il Tour de France che il Tour de Suisse. Meno fortunato il 2020, con la vittoria della classifica generale della Route d’Occitanie.

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