Il Bonus 1600 euro inserito nel Decreto Sostegni Bis parte ufficialmente da oggi. Cosa prevede, chi e come fare per poterne usufruire.
Bonus 1600 euro, la Gazzetta Ufficiale ha dato pubblicazione al provvedimento, inserito all’interno del dl Sostegni Bis. L’ultimo step consisteva nell’ottenere l’avallo del presidente della Repubblica, e Sergio Mattarella ha apposto la propria firma per l’entrata in vigore, che parte già da oggi.
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Il sussidio in questione interessa coloro che già avevano usufruito dei 2400 euro di indennità legati al primo dl Sostegni risalente a marzo. Il bonus 1600 euro verrà concesso una tantum ed avverrà in maniera automatica, stando alle indicazioni attuali.
Verrà erogato per l’appunto a chi già era stato aiutato con il precedente provvedimento. Ma saranno inclusi anche coloro che, dal 1° gennaio 2019 in poi, hanno perso il lavoro e risultano quindi ancora disoccupati da allora.
Sono poi coinvolti pure i lavoratori stagionali del settore del turismo e di stabilimenti termali, a patto che dimostrino di avere prestato servizio per almeno 30 giornate dal 1° gennaio 2019 in avanti.
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Prerequisiti fondamentali per avere il bonus 1600 euro sono il non dovere avere un contratto di lavoro dipendente in corso e non bisogna neppure beneficiare di alcun altro tipo di indennità Naspi o di pensione di qualsiasi tipo.
Inoltre occorre avere perso il lavoro in maniera non dipendente da sé stessi. Sono poi inclusi anche lavoratori intermittenti e di altre categorie. Così come i soggetti autonomi sprovvisti di partita Iva ed iscritti alla Gestione Separata Inps che abbiano dichiarato almeno una mensilità.
I quali però non devono avere disposto di alcun contratto di qualunque tipo dal 1° gennaio 2019. Ancora, l’indennità in questione spetta anche ai venditori a domicilio con meno di 5mila euro di reddito nel 2019 e dotati di partita Iva oltre che iscritti alla Gestione Separata dell’Inps. Inoltre il bonus spetterà anche ai lavoratori di spettacolo e sport.
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I primi dovranno risultare iscritti al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo e percepito un minimo di 30 contributi giornalieri dal solito 1° gennaio 2019, con un reddito non superiore ai 75mila euro o con 7 giornate di lavoro ed un reddito massimo di 35mila euro.
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Per lo sport, i dipendenti coinvolti potranno avere 1600 euro per coloro che hanno dichiarato entrate maggiori di 10mila euro nel 2019. Poi 1070 euro per redditi tra i 4mila ed i 10mila euro. E 540 euro dai 4mila euro a scendere.
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Come detto, dovrebbe essere l’INPS ad erogare il sussidio in automatico. I lavoratori che invece sono inclusi nelle categorie che non hanno avuto diritto all’indennità del primo dl Sostegni ma che presentano i requisiti richiesti dovranno presentare regolare domanda. Basta rivolgersi ad un Patronato CAF e simili o consultare il sito web dell’INPS.
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