Il matrimonio sportivo Donnarumma Milan è giunto al termine dopo anni. Il portiere va via a parametro zero, ha deciso la dirigenza.
Donnarumma Milan, è finita. Il portiere di Castellammare di Stabia non rinnova il proprio contratto con la società rossonera ed andrà via a parametro zero, dal momento che il suo contratto scade il prossimo 30 giugno 2021.
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Il discorso per il rinnovo del contratto andava avanti da tempo, con il club piazzatosi secondo in campionato (e con un conseguente ritorno in Champions League che durava da anni) che aveva lanciato dei segnali precisi al giocatore.
L’offerta di 8 milioni di euro per il rinnovo era il massimo possibile per il 22enne estremo difensore assistito da Mino Raiola. Il quale pare abbia chiesto però 10 milioni per i prossimi due anni più la possibilità per il ragazzo di svincolarsi nel 2024, secondo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.
Inoltre il procuratore calcistico avrebbe avanzato pure una richiesta di quasi 20 milioni di euro come commissione. A quel punto il ds Frederic Massara e soprattutto Paolo Maldini, che del Milan è direttore tecnico oltre che uomo rappresentativo del club, hanno deciso senza indugi di rompere le trattative.
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Donnarumma Milan, Maldini spiega il perché del divorzio
Proprio Maldini ha annunciato nel pomeriggio il divorzio di questo matrimonio Donnarumma Milan che è stato felice ma che non ha mancato di portare a delle tensioni già in passato, sempre per via del legame contrattuale e di quanto orchestrato per il giovane da Raiola, che giustamente ha puntato sempre per il meglio.
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Al posto di “Gigio” ci sarà in porta Mike Maignan, 25enne fresco campione di Francia con il Lille e che è atterrato in Italia lunedì notte. Malduini ha affrontato lo spinoso argomento Donnarumma parlando al canale Twitch ufficiale del Milan. Se la squadra è tornata in Champions League è grazie a tutti i giocatori, “ed anche Gigio ha fatto la sua parte”.
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Lui è stato protagonista, un leader nonostante la giovane età, “ed anche un capitano”, sottolinea Maldini. “Essere un professionista significa pure cambiare maglia. Non è da tutti cominciare e finire sempre nello stesso posto. Gigio ha dato tanto al Milan e bisogna rispettarlo, senza mai mancare di rispetto a questi colori. Le strade si dividono e non posso che augurargli il meglio”.