Spiega tutto quanto accaduto quel 4 gennaio 2021, Benno Neumair. Tutti i motivi che lo hanno spinto ad assassinare i suoi genitori.
Benno Neumair torna a parlare del duplice omicidio del quale si è reso autore. Il giovane aveva ucciso i genitori Peter Neumair e Laura Perselli, il 4 gennaio 2021. E subito dopo si era sbarazzato dei loro corpi gettandoli nel fiume Adige, agendo nottetempo.
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Sarebbe la frustrazione ad avergli fatto perdere la testa ed a spingerlo a portare a compimento questo suo folle piano. A morire fu prima suo padre, al culmine dell’ennesimo litigio, poi la madre, colta di sorpresa appena tornata a casa.
La donna ebbe solo il tempo di vedere il cadavere di suo marito prima di soccombere a sua volta. L’Adnkronos riporta le parole del giovane, che si dice pentito di quanto fatto. “Per me è stato come fuoriuscire dalla realtà.
Sono consapevole che resterò per molti anni in galera ma voglio che la gente conosca anche la mia verità”, ha affermato lui dal carcere di Bolzano.
Il giovane ha ribadito di avvertire un “fortissimo senso di pentimento” e di sapere anche che non gli verrà riconosciuta la piena incapacità di intendere e di volere. Questa sua verità consiste nel non avere più sopportato i rimproveri dei suoi genitori.
Lui poi sottolinea come abbia smesso di tenersi in forma, nonostante pure in carcere ne avrebbe la possibilità. Ora il suo passatempo principale è la lettura. Predilige in particolar modo i classici che hanno come tema portante il viaggio e la scoperta.
“Niente gialli invece. Vivo tra la disperazione interiore e la vita quotidiana con gli altri compagni di cella”. E lo stesso Benno Neumair parla anche di come i colloqui con lo psicologo gli arrechino un momentaneo sollievo. Ma lui ancora non sa spiegarsi il perché abbia agito in questo modo.
Sua sorella Madé non gli crede, ma Benno Neumair giura di essersi commosso quando ha saputo che entrambi i corpi del padre e della madre vennero ritrovati. Quello di Laura fu ripescato non molto tempo dopo l’assassinio.
Solo in primavera invece sono riemersi i resti di Peter. Il giovane afferma di non avere mai pensato di potere uccidere qualcuno e che il clamore mediatico gli ha dato fastidio. Poi ecco il dettaglio rilevante.
“Papà mi svegliò quel giorno, litigammo come al solito e lui mi disse che non valevo niente. Che avrei dovuto prendere come esempio mia sorella, la figlia ideale”. Inoltre Benno svela di essere affetto da un disturbo del sonno e che i risvegli bruschi lo rendono aggressivo”.
“Quel giorno perse la testa dopo l’aspro dialogo con suo padre. Afferrò una corda per gli allenamenti e strangolò Peter Neumair. “Poi ho dormito sul pavimento accanto a lui, morto. Fui svegliato da una telefonata di mia madre che mi disse di stare tornando. Così ho strangolato pure lei, senza che potesse rendersene conto”.
Un aspetto di Benno che non si conosceva lo fornisce lui stesso: il giovane dice che ha vissuto per dieci anni in Austria. Con la pandemia però ha perso il lavoro.
Stanco dei continui paragoni con sua sorella “e delle offese continue anche da parte di mia madre”, senza più un lavoro per via della pandemia, il ragazzo ha ceduto, non riuscendo più a controllarsi.
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