Il caso per l’omicidio di Yara Gambirasio potrebbe arrivare ad una svolta: sono state predisposte nuove analisi del Dna che potrebbero scagionare Bossetti.
La Corte di Cassazione ha stabilito che il collegio difensivo ha diritto di rianalizzare i reperti per il caso dell’omicidio di Yara Gambirasio. Si riaccende così la speranza per Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio della tredicenne.
“Abbiamo sempre sostenuto e continuiamo a sostenere che quel Dna lì era sbagliato. Dopo oltre 10 anni la tecnologia per le analisi del Dna è decisamente migliorata, quindi pensiamo sia giusto poter fare nuovi esami“, ha dichiarato l’avvocato difensore Claudio Salvagni. Massimo Bossetti ha commentato sulla vicenda che: “Sono teso ma fiducioso che possano essere ammesse nuove analisi sui reperti di Dna rimasti“.
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Massimo Bossetti, le nuove analisi del Dna potrebbero scagionarlo
Il legale di Massimo Bossetti ha rilasciato un’intervista, sostenendo che: “Ho trovato un Bossetti molto in tensione per questi ultimi sviluppi, ma anche fiducioso che questo esame possa essere effettuato. Rivelo inoltre che mi chiamò il giorno prima dell’ultima udienza in questo mese di maggio, per incoraggiare noi della difesa a non lasciare nulla di intentato“. L’uomo accusato di aver ucciso la 13enne Yara Gambirasio, infatti, ha sempre chiesto di poter dimostrare la sua colpevolezza o innocenza con una nuova perizia del Dna.
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La difesa di Massimo Bossetti ha sempre sostenuto che quel Dna, riferibile a ‘Ignoto 1’ non era appartenente al loro imputato. “L’unico modo per dimostrarlo era effettuare quella perizia sempre chiesta e sempre negata. Una volta avuto l’esito delle analisi provvederemo a chiedere la revisione del processo perché essendo assolutamente convinti dell’innocenza di Bossetti, siamo convinti che delle nuove analisi sui reperti avremo gli elementi utili per arrivare alla revisione“, ha riportato Claudio Salvagni. La nuova udienza, però, potrebbe non essere fissata per mesi.