Affermazioni importantissime quelle che giungono da chi ha seguito le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone: “Lei non sa niente”.
Sul caso di Denise Pipitone si registrano le parole a dir poco sensazionali che arrivano da Maria Angioni. Lei è il pubblico ministero che presiedette le indagini a settembre del 2004, subito dopo la sparizione della bambina da Mazara del Vallo.
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Attualmente la donna lavora in Sardegna e due mesi fa all’incirca lamentò delle mancanze e delle ostruzioni subite nel corso delle indagini iniziali. Una cosa che dovette portarla a fingere di cessare l’attività di intercettazione alle quali fece sottoporre gli indagati iniziali, a causa di una fuga di notizie.
Adesso, nel corso di una intervista al quotidiano “La Nuova Sardegna”, Maria Angioni si lascia andare ad una affermazione che riveste un certo rilievo. Come noto, il caso di Denise Pipitone è stato riaperto da circa un mese e nel frattempo ha ricevuto diversi aggiornamenti dalla valenza però esclusivamente mediatica.
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Denise Pipitone, le clamorose rivelazioni dell’ex pm Angioni
Hanno avuto luogo in serie alcuni avvistamenti, con il più noto di questi che riguarda la giovane russa Olesya Rostova. Una pista che si è mostrata essere nient’altro che una speculazione per fare soldi. Il tutto a totale danno della famiglia di Denise Pipitone.
La Angioini ha motivo di credere che la bambina, ormai diventata adulta (oggi Denise avrebbe 20 anni, n.d.r.) sia ancora viva.
E presto verremo a conoscenza della verità. C’è chi sa dove sia stata condotta Denise dopo il suo rapimento. E sa dove si trovi attualmente. Questo individuo è testimone di quanto avvenuto, forse è anche coinvolto nello spostamento. Fino ad oggi è rimasto in silenzio per onorare un patto nel frattempo saltato
Lei è certa: “La verità è molto vicina”
E sempre la Angioni afferma, nel corso della sua intervista, che la bimba venne rapita per essere uccisa.
Ma qualcuno lo ha impedito ed è sorto un patto. Ora però quel qualcuno sta facendo saltare gli alibi e si è finalmente deciso a parlare. Ci sono importanti testimonianze, la verità è vicinissima
L’ex pm del caso in questione torna anche su cosa avvenne quando fu lei la titolare dell’inchiesta. La donna ammette la debolezza che attanagliava la procura all’epoca, per via di alcuni scandali che a quanto pare, coinvolsero le alte sfere delle forze dell’ordine locali.
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“Nel 2004 polizia indebolita da gravi scandali”
Maria Angioni riferisce di casi di favoreggiamento, spaccio di droga e induzione alla prostituzione che coinvolgevano la polizia ai tempi. E svela anche che il procuratore capo ricevette un proiettile militare e che ci fu l’intenzione di ucciderlo in un attentato da parte di ignoti.
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“Le nostre denunce non portarono a niente”. E su Denise, la Angioni conclude sostenendo che forse lei non conosce cosa le sia accaduto. Questo spiegherebbe perché lei in persona non si sia mai fatta avanti.