Ultimo scontro sull’omicidio Yara Gambirasio: il ricorso di Massimo Bossetti è stato sonoramente bocciato, niente riesame dei referti.
Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio, si è visto bocciare anche l’ennesimo tentativo di provare la sua innocenza. Infatti, i legali del muratore di Mapello volevano rianalizzare le prove del delitto. L’omicidio di Yara Gambirasio risale invece al 26 novembre 2010 e avvenne a Brembate Sopra.
LEGGI ANCHE -> Omicidio Yara, spuntano 98 reperti: Massimo Bossetti spera nella revisione
Quattro anni dopo, in seguito a indagini davvero articolate e complesse, si arrivo a stabilire che il DNA del cosiddetto Ignoto 1 apparteneva a Massimo Bossetti. Il quale però ha sempre manifestato la sua innocenza. Oggi la decisione della Corte d’Assise di Bergamo, presieduta dal giudice Donatella Nava: i referti non verranno riesaminati.
LEGGI ANCHE -> Yara Gambirasio, speranza per Massimo Bossetti: “Nuove analisi del Dna”
Respinto il ricorso dei legali di Massimo Bossetti: i referti non verranno analizzati
La decisione arriva allo scadere dei termini previsti ed è una sonora batosta per il team di legali del muratore di Mapello. La nuova analisi dei reperti delle indagini, confiscati dopo la sentenza definitiva, affinché si potesse ottenere una revisione del processo, non avverrà. Nello specifico, si chiedeva l’analisi sui campioni di Dna, anche se la traccia decisiva, ovvero appunto il Dna di Ignoto 1, non sarebbe più utilizzabile. Non sarà consentita nemmeno la ricognizione dei referti.
Gli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini non hanno mai perso la fiducia rispetto a una revisione del processo, sebbene le ultime decisioni siano state soltanto delle docce fredde. Appena il 12 gennaio scorso, la Corte di Cassazione aveva annullato i decreti con cui, il 26 maggio e il 30 giugno 2020, il presidente della Corte d’Assise di Bergamo Giovanni Petillo aveva respinto le richieste degli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini di accedere ai reperti. Si era accesa quindi la speranza, ma adesso arriva la decisione che cambia nuovamente le cose. La questione che ruota intorno al riesame dei referti va avanti ormai dalla fine del 2019.