Lutto nel calcio, morto Yoo Sang-chul, portò la Corea del Sud in semifinale ai mondiali del 2002, quando eliminò l’Italia.
L’ex calciatore sudcoreano Yoo Sang-chul, protagonista della corsa del paese verso le semifinali della Coppa del Mondo nel 2002, è morto dopo una battaglia contro il cancro al pancreas, ha annunciato oggi la Korea Football Association. Aveva 49 anni. Il centrocampista è stato un pilastro della squadra sudcoreana che ha colto di sorpresa il mondo sotto la guida di Guus Hiddink ai Mondiali del 2002, che il paese ha ospitato insieme al Giappone.
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Yoo ha segnato contro la Polonia nella partita di esordio della fase a gironi, conclusasi con una vittoria, la squadra ha poi sconfitto Italia, complice anche la controversa direzione di gara di Byron Moreno, e Spagna. Il centrocampista era anche il capitano di quella squadra. Ha fatto parte della squadra All-Star della FIFA del torneo quell’anno.
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Chi era Yoo Sang-chul, star del calcio sudcoreano
La KFA ha confermato la sua scomparsa con un messaggio: “Ricorderemo per sempre le grida e la gloria di quel giorno insieme a te. Riposa in pace”, scrivono facendo riferimento appunto alla semifinale mondiale. Yoo ha trascorso la sua carriera di club di 16 anni in Asia, giocando nella J-League giapponese e nella K-League del suo paese. È diventato quindi allenatore, più recentemente all’Incheon United nel 2019.
Ma quell’anno stesso gli è stato diagnosticato un cancro al pancreas al quarto stadio, costringendolo a lasciare la panchina pochi mesi dopo. I fan sono rimasti scioccati dalla notizia della sua scomparsa e hanno pubblicato messaggi di cordoglio online. “Grazie per averci regalato un grande ricordo, che conserveremo per sempre”, si legge in un messaggio. Un altro fan ha commentato: “Un eroe per tutti noi, riposa in pace ora”.