Il giudice federale degli Stati Uniti annulla il divieto della California sulle armi d’assalto. Il divieto persisteva dal 1989
Venerdì un giudice federale degli Stati Uniti ha annullato il divieto presente da 32 anni delle armi d’assalto della California, descrivendolo come un “esperimento fallito” e suscitando aspre critiche da parte del governatore e del procuratore generale dello Stato. La California ha vietato la vendita di armi d’assalto dal 1989. Il divieto è stato impugnato in una causa del 2019 contro il procuratore generale della California. Le querele sono arrivate da parte di un residente dello Stato, e di proprietari di armi della contea di San Diego, organizzati in un comitato di azione politica.
Una decisione che ha sollevato enormi critiche in California e non solo. “Il governo non è libero di imporre le proprie nuove scelte politiche ai cittadini americani per quanto riguarda i diritti costituzionali”, si legge nell’ordinanza. “Un’arma di difesa utile per proteggere la propria abitazione e la propria patria”.
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E’ quanto si legge nella sentenza incredibile che in California dopo 35 anni ha annullato il divieto di vendita dei noti AR-15 o AK-47, i fucili in stile kalashnikov utilizzati in buona parte delle stragi che continuano a insanguinare l’America. Una grana per Biden che proprio in questo periodo è impegnato contro le sparatorie e le stragi di sangue che si susseguono negli Usa.
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