Polemiche sul vaccino contro il Coronavirus, scontro tra Gianni Rivera e Roberto Burioni: l’ex golden boy è scettico e non si vaccina.
“Vaccinarmi? Non ci penso proprio”, queste le parole di Gianni Rivera, l’ex golden boy del calcio italiano, che alla soglia dei 78 anni si schiera con gli scettici di fronte alla campagna vaccinale di massa. Campione d’Europa nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970 con la nazionale italiana, l’ex stella del Milan tra anni Sessanta e Settanta ha chiarito la sua posizione nel corso della trasmissione ‘Porta a porta’.
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Interpellato sul tema da Bruno Vespa, l’ex calciatore si è lasciato andare ad alcuni commenti che stanno facendo discutere: “Ho delle notizie negative, qualcosa già si sente. Qualcosa si sa o si viene a sapere. E alcuni virologi dicono proprio di evitare”. Poi ha ancora aggiunto: “Io ho fatto il tampone stamattina ed è risultato negativo, io sono tranquillissimo”.
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La replica di Roberto Burioni alle parole di Gianni Rivera sul vaccino
Ex esponente della Democrazia Cristiana, poi entrato nella Margherita, quindi nell’Ulivo, Gianni Rivera è stato a lungo deputato in quota centrosinistra e anche in passato è stato artefice di uscite controverse. Una di queste riguarda l’appello al coming out rivolto ai calciatori da Cesare Prandelli e che invece non fu digerito dall’ex calciatore del Milan e altri esponenti di punta del calcio italiano. Di lui si parlò anche per una presunta combine in Napoli-Milan del 1977-1978, ma Rivera disse di non ricordare quell’episodio.
All’ex Pallone d’Oro del 1969 e alle sue dichiarazioni controverse sui vaccini, ha replicato via Twitter il virologo Roberto Burioni, fondatore della pagina Medical Facts, sottolineando: “Campioni nello sport, ma babbei nella vita. Che amarezza pensando a quanto gli sportivi potrebbero fare per il bene comune”. Le parole di Gianni Rivera hanno dato in queste ore adito a un dibattito, anche dopo la morte della giovane di 18 anni che si è sentita male dopo il vaccino AstraZeneca.