Caso Denise Pipitone, minacce ai giornalisti da parte di alcuni residenti, casco contro l’inviato Rai: “Dovete andare via…”.
Un inviato di Ore 14, programma di Raidue condotto da Milo Infante, è stato pesantemente minacciato da alcuni residenti di Mazara del Vallo, paese di origine di Denise Pipitone, la bambina scomparsa 17 anni fa. La trasmissione televisiva ha mostrato nel pomeriggio di oggi le immagini delle minacce e dell’aggressione.
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Due sono gli episodi che vengono contestati: uno riguarda una vera e propria aggressione, con tanto di lancio di casco da parte di un uomo nei confronti dell’inviato della trasmissione. “Non abbiamo paura di te”, ha detto tornando in studio il conduttore Milo Infante, aggiungendo: “Se vuoi fare il duro, quello che non ha niente da perdere, continua a farlo. Ma poi non andare da un avvocato a fare un esposto perché i giornalisti ti disturbano”.
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Minacce e aggressione nei confronti di un inviato Rai nel caso di Denise Pipitone
Milo Infante ha quindi evidenziato: “Tu quei giornalisti li hai aggrediti, perché quel casco poteva arrivare in testa al nostro inviato”. Il conduttore ha poi lanciato un nuovo servizio, in cui si vede l’inviato Rai fuori dalla casa di Francesca Adamo, una delle testimoni del caso di Denise Pipitone. L’inviato viene avvicinato da un uomo, che lo invita ad allontanarsi: “Le persone sono stanche”, intima in tono minaccioso. Poi ancora: “Lei deve capire che a tutto c’è un limite”.
L’inviato Rai viene identificato dai militari dell’Arma dei Carabinieri, poi quando questi vanno via, l’uomo che lo ha avvicinato gli intima ancora: “Se io ti vedo fuori da questa casa, poi diventa un problema tuo”. Milo Infante rientra in studio e sottolinea: “Questo linguaggio è un linguaggio mafioso”, in studio tutti concordano con lui sul fatto che gli inviati sul posto si trovano a operare in un ambiente difficile, di omertà e minacce continue.