Gli investigatori sono certi di cosa possa essere successo all’uomo responsabile della morte delle due bambine uccise da lui stesso.
Un uomo ammazza le figlie senza pietà e poi sé stesso, perché non ha avuto più via di uscita. È finita così, secondo gli inquirenti, la vicenda tragica di un padre di famiglia che aveva rapito le sue due bambine uccise poi a causa di forti attriti avuti con la ex compagna. Il tutto era successo in Spagna, a Tenerife, nello scorso mese di aprile.
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Tomas Gimeno aveva telefonato alla donna dicendole che non avrebbe mai più rivisto le figliolette, e con loro si è poi dato alla fuga, scappando con la sua barca. Le piccole si chiamavano Anna ed Oliva ed avevano rispettivamente 4 e 6 anni.
L’uomo ha presumibilmente ammazzato entrambe, gettandone i corpi in mare. E poi si sospetta fortemente che si sia tolto la vita a sua volta.
Secondo le forze dell’ordine il suo suicidio sarebbe da motivare non per un pentimento per quanto commesso ma più per la sensazione di sapere di essere ricercato e di potere essere arrestato da un momento all’altro.
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Bambine uccise, per ora trovato il corpo di una soltanto di loro
Il cadavere di Olivia era già emerso poche settimane fa, a distanza di oltre un mese dalla sparizione. Era ancorato sott’acqua all’imbarcazione del papà infanticida, ad un chilometro di profondità, rinchiuso in un sacco.
España vive otro día negro por la #ViolenciaMachista, con el asesinato de Rocío y el hallazgo de Olivia, también asesinada; en este caso por la #ViolenciaVicaria, la más cruel de las violencias contra la mujer. Mi apoyo a las familias. Seguiremos trabajando contra esta sinrazón. pic.twitter.com/JJiiZ1G0vV
— Pedro Sánchez (@sanchezcastejon) June 11, 2021
È forte la convinzione secondo la quale anche il cadavere dell’altra bambina sia finito nelle profondità del mare. E l’uomo avrebbe scelto la stessa fine, legandosi dei pesi e gettandosi in acqua per annegare.
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Pure l’avvocato della madre delle piccole è certo di questa teoria, sottolineando come Gimeno abbia premeditato tutto questo orrore. Forse il suicidio in un primo momento non era previsto, ma si sarebbe fatto strada in lui successivamente, sentendo di non potere fuggire e nascondersi altrove.
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“Quell’uomo aveva una forte ego, non avrebbe sopportato di apparire in maniera negativa agli occhi degli altri”. La ex compagna ha affermato di non essere stata uccisa allo scopo di dovere vivere per sempre con l’enorme peso di quanto successo alle due figlie”.